L’attore e scrittore Giuseppe Cederna sarà la voce narrante de La Paddotta, il cortometraggio scritto e diretto da Gino Martella: “Perdersi è una condizione di necessità. E’ necessario perdersi per poter andare oltre. E’ necessario disimparare ciò che siamo per potersi ritrovare”. Il progetto della Paddotta, termine con cui in griko salentino si nomina una zolla di terra, è una visione onirica della mitologia intima dei luoghi nativi. “Il nostro destino è tornare nei luoghi del rito dell’adolescenza, alla perenne ricerca del desiderio, che si appaga di quel che siamo capaci di immaginare, non di ciò che possiamo ottenere. Quando si parte portiamo con noi un ricordo, un oggetto, un qualcosa che stabilisce il legame primordiale con la terra d’origine“.
Il film si svolge nel Salento, terra natia di Gino Martella: “Attraversare il territorio come in un sogno, guardarsi nel profondo. Provare al tempo stesso dolore e gioia davanti al paesaggio salentino devastato dalla fitopatia causata dal batterio della Xylella fastidiosa, con certi tronchi di ulivo decessi trasformati in volti da uno scultore. La loro sofferenza, la loro morte, la loro trasformazione diventano metafora della società contemporanea”.
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Martella, già autore e produttore di Ovunque proteggi (Nastro d’Argento 2017) e Il sole sulla pelle (Finalista ai Nastri d’Argento 2019), documentari sulla strage ferroviaria di Viareggio, e di Se io fossi acqua, documentario sull’alluvione in Val di Vara del 2011, proiettato durante l’Expo Milano 2015, ha come compagno di viaggio il regista apuano Massimo Bondielli. I dialoghi in musica sono realizzati da Marco Jeronimo Merino. Lo spirito guida, il genius loci, è lo scultore salentino Cristian Cataldi. “E poi ci sono poi i buoni consigli di Fredo Valla, Antonello Ricci e Niccolò Martella, che sapranno scamparmi dalle secche narrative”. La Paddotta è il quarto lavoro della Caravanserraglio Film Factory, fondata nel 2014 da Martella insieme a Massimo Bondielli e Marco Matera.
E’ possibile sostenere la campagna di crowdfunding del progetto con una libera donazione direttamente sul portale di Produzioni dal Basso. La raccolta serve a coprire parte dei costi di produzione e post produzione. La distribuzione poi sarà organizzata con un metodo caro alla Caravanserraglio: proiezioni con gli autori e gli artisti che hanno collaborato. Dal basso, appunto.
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di F. Q.
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2023-05-17 17:39:58 ,