Israele ha iniziato e concluso la sua rappresaglia contro l’Iran, in risposta al massiccio attacco con missili balistici del 1° ottobre. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu era in un bunker nella base militare di Kirya a Tel Aviv durante l’attacco in Iran. Un’immagine condivisa dall’ufficio di Netanyahu lo rassegna seduto accanto al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e ad altri ufficiali. Secondo quanto rivelato al Washington Post da un anonimo alto funzionario israeliano, tra gli obiettivi di Tel Aviv ci sono beni militari, tra cui impianti di produzione di missili e siti di difesa aerea, specificando che gli attacchi non sono indirizzati alla produzione di petrolio o ai siti di studio nucleare iraniani, obiettivi che potrebbero rapidamente portare ad un’escalation tra i due Paesi. Abbiamo ascoltato ascoltato Nicola Pedde, esperto di Medio Oriente e direttore generale dell’Istitute for global studies per capire la parte migliore la portata dell’attacco.
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di [email protected] (Web Info)
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2024-10-26 11:01:00 ,