Non basta fare, ma occorre comunicarlo e, soprattutto, farlo secondo metriche rigorose e riconosciute dal mercato per evitare i rischi di greenwashing. La reportistica si fa sempre più spazio nelle strategie di sostenibilità delle aziende e la tendenza è destinata a rafforzarsi dopo che è stata approvata la Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive), direttiva europea che obbligherà le imprese a rendicontare le proprie performance ambientali, sociali e di governance, nonché i rischi di sostenibilità ai quali sono esposte. Una misura che va in direzione di una crescente trasparenza imposta dall’Ue agli operatori economici, a tutto vantaggio di scelte consapevoli da parte di consumatori e investitori.
Il percorso comunitario
Dunque si arriverà presto a un bilancio dell’impatto aziendale sul fronte Esg, un po’ come avviene con il bilancio di esercizio relativo agli economics. L’approvazione della direttiva è un nuovo passo in avanti di un percorso intrapreso dall’Ue nel 2014 con la direttiva Nfrd (Non-Financial Reporting Directive), che ha reso il report obbligatorio per le grandi società di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, tra cui banche, società quotate, compagnie di assicurazione e tutte le altre realtà indicate come strategiche dalle autorità nazionali. Ora il nuovo passo in avanti con l’obbligo esteso a tutte le imprese che fatturano non meno di 150 milioni di euro e, a livello di contenuti, a una serie di altre informazioni in tema di sostenibilità. Inoltre l’obbligo scatterà anche per le imprese che non hanno i quartier generale in Europa, ma operano nell’area.
Il calendario
L’obbligo di rendicontazione scatterà nel 2025, relativamente all’esercizio 2024 per tutte le imprese interessate dalla direttiva Nfrd, per poi estendersi dall’anno successivo anche alle altre e coinvolgere dal 2027 (relativamente al bilancio 2026) anche le piccole e medie imprese quotate. Scadenze che appaiono lontane, ma che in realtà richiedono l’avvio del processo di adeguamento sin da subito, per non dover attestare ritardi tra due anni o poco più. Le imprese saranno soggette a controlli e certificazioni indipendenti per assicurare che i dati forniti siano affidabili.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-12-14 14:44:07 ,
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Il post dal titolo: La reportistica si fa spazio nelle strategie di sostenibilità aziendale scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-12-14 14:44:07 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue