Addio Europa, la Russia è sempre più vicina al passaggio all’Asia. Calcisticamente parlando. Visto il bando ancora attivo della Uefa nei confronti della Federazione russa, esclusa dalle qualificazioni all’Europeo 2024 in Germania, oltre al divieto per i club di partecipare alle competizioni europee in seguito all’invasione di Mosca dell’Ucraina. Alexander Dyukov, presidente della Federcalcio russa, starebbe valutando in maniera sempre più convinta l’adesione all’AFC, l’Asian Football Confederation.
Russia, amichevoli contro Iran e Iraq
Nonostante le recenti dichiarazioni di Denis Rogachev, vice segretario generale della Federcalcio russa, che aveva aperto all’ipotesi di dialogo con Fifa e Uefa per un ritorno alle competizioni dei club estromessi, il tentativo di svolta verso l’Asia si fa sempre più concreto. Non sono un caso le amichevoli organizzate contro Iran (giocata giovedì e terminata 1-1, a segno il torinista Miranchuk per la Russia) e l’Iraq, in programma domenica prossima. Inoltre la nazionale del ct Karpin, che già in inverno aveva disputato dei test contro Tagikistan e Uzbekistan, è stata invitata la prossima estate alla prima edizione di un torneo organizzato dalla CAFA (Federazione calcistica dell’Asia Centrale) con Iran, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan e Turkmenistan e un’ottava squadra ancora da scegliere.
Russia nel calcio asiatico, perché è possibile
Il trasferimento geografico non sarebbe una novità assoluta per lo sport russo: nemmeno un mese fa infatti, all’inizio di marzo, la Federazione russa degli Scacchi (disciplina in cui ci sono grandi campioni) ha ufficializzato il passaggio all’Asia. Uno “scacco matto” che potrebbe essere emulato dal calcio, anche se questo significherebbe grosse perdite economiche soprattutto per club come Cska Mosca e Zenit San Pietroburgo, che dovrebbero dire definitivamente addio alla Champions League.