“I giovani sono portatori della loro originalità (…) E chiedono che il testimone non venga negato alle loro mani. Alle nuove generazioni sento di dover dire: non fermatevi, non scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete alla società.”
Così si è rivolto ai giovani l’appena rieletto presidente Sergio Mattarella durante il discorso di fine anno. Eppure nei giorni scorsi abbiamo visto come può essere violenta la repressione dei “giovani che – come è necessario – si impegnano nella vita delle istituzioni” quando decidono di unirsi, per rivendicare un futuro fatto di tutele sul posto di lavoro ed un presente fatto di formazione meno schiacciante che a questo futuro ci prepari.
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di Giada Letonja e Gloria Napolitano
espresso.repubblica.it
2022-02-03 16:47:00 ,