“Il Cleon della seconda stagione è profondamente diverso dal precedente. Non vive più nella fantasia di avere una coscienza condivisa con i suoi fratelli, non crede più di essere una continuazione di Cleon il Primo” ci ha spiegato Lee Pace, paladino dei blockbuster di genere dopo la partecipazione a Lo Hobbit e Guardiani della galassia. “Questo Cleon è più ambizioso e intelligente, ma anche più condizionato da sua madre, Demerzel, che è responsabile di tutti i suoi pensieri e sentimenti, perché è stata lei a guidarlo per tutto il tempo”. La relazione tra il Cleon in carica e il robot millenario Demerzel è uno dei temi centrali di questa seconda stagione, decisamente più strutturata, più coerente e riuscita del poco convincente esordio. Il rapporto tra i due è totalizzante – Demerzel è madre, confidente, maestra, mentore, amante, protettrice e consigliera di Cleon – ma i giochi di potere e le ambizioni dissonanti dei due rischiano di portare a una frattura.
“In fondo, se questo Cleon è accecato da un ego massiccio, è colpa della madre” ipotizza Pace. Demerzel, programmata per proteggere la dinastia genetica, è la vera grande protagonista di questa seconda annata. Il suo personaggio, vissuto per migliaia di anni, è uno dei più belli e complessi portati sul piccolo schermo da molti anni a questa parte e l’attrice scandinava Laura Birn è eccezionale nel restituire una Demerzel algida e letale e al contempo passionale, emotiva, fragile e tormentata. La sua storia, il suo passato, verranno rivelati a piccole dosi, esplorando le promesse, i sogni, il dolore di una creatura superiore soggiogata a un potere imperfetto e capriccioso. Non per niente, a un certo punto verrà chiamata “L’imperatrice eterna”. “Cleon vuole smantellare la dinastia genetica” ci ha spiegato la Birn, ma lei è stata programmata per proteggerla, e al contempo proteggere l’Impero. È un conflitto irrisolvibile” spiega. “La relazione con la creatura che ha cresciuto Cleon per lui è complicata. Lei è la donna che ama ma anche un pezzo di tecnologia che possiede. Anche questa è una dinamica interessante. Si tratta di un intelletto artificiale che supera di gran lunga il suo”.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2023-07-14 12:00:00 ,