Indietro tutta. E mai espressione marinara fu più azzeccata come nel caso paradossale dell’impianto eolico off shore da realizzare al largo di Civitavecchia. Il 10 agosto scorso la Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza esprimere il suo parere sul progetto presentato dalla Tyrrhenian Wind Energy e già approvato da Regione Lazio e Comune di Civitavecchia. A colpire, nel documento redatto dagli uffici del ministero della Cultura, è sopratutto un passaggio: “…il proponente integri il repertorio fotografico ante e post opera, al fine di consentire la valutazione dell’impatto visivo dell’impianto con riferimento al patrimonio culturale e naturalistico presente…. Le valutazioni dell’impatto percettivo dovranno prevedere, altresì, viste complessive dell’impianto dalle principali rotte navali dalle quali sarà visibile, dinamicamente, l’impianto in oggetto…”. Dunque si chiede alla Tyrrhenian Wind Energy di presentare una sorta di realtà virtuale che mostri ai soprintendenti cosa si vedrà dalle navi in movimento da e per Civitavecchia.
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Una prima volta assoluta. Non è mai accaduto per altre grandi infrastrutture costruite lungo le coste della Penisola, dalle piattaforme estrattive alle centrali elettriche, passando per acciaierie e raffinerie. Per molte associazioni ambientaliste la richiesta è anomala e certificherebbe l’accanimento delle Soprintendenze, anche di quella Speciale nata invece per semplificare la transizione energetica, contro le fonti rinnovabili. Ma qualcosa non torna perfino al ministro della Cultura Dario Franceschini che, stando a fonti ministeriali, dopo la pubblicazione della vicenda su Green&Blue, sarebbe intervenuto direttamente sulla Soprintendenza Speciale per chiedere una modifica del parere.
E così si arriva alla lettera che poche ore fa è stata inviata dal Mic alla Tyrrhenian Wind Energy, in cui si legge: “…si rileva l’opportunità di precisare che quanto contenuto nella nota prot. n. 2362 del 10.08.2022 di questa Soprintendenza Speciale, con particolare riferimento alla previsione di realizzare ‘viste complessive dell’impianto dalle principali rotte navali dalle quali sarà visibile, dinamicamente, l’impianto in oggetto’, si configura quale mera indicazione di possibili aspetti oggetto di indagine e di approfondimento”.
Macchine indietro tutta, quindi. La vista degli impianti da eventuali navi in movimento è ora derubricata a “mera indicazione”, mentre per come era scritta nella prima stesura del parere rischiava di diventare un pericolosissimo precedente per le rinnovabili: se esteso a tutti gli altri progetti offshore, avrebbe certamente indotto molte aziende a rinunciare ancor prima di avventurarsi nel lungo iter autorizzativo.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-08-26 15:15:40 ,
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-08-26 15:15:40 ,
Il post dal titolo: La Soprintendenza fa dietro front, niente test sul “vista mare” per l’eolico off shore di Civitavecchia scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-08-26 15:15:40 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue