Still: A Michael J. Fox Movie deve il quello “still” del titolo al movimento incessante che ha caratterizzato la vita dell’attore fin dall’infanzia: mingherlino, grazioso e dall’aspetto infantile anche a vent’anni suonati, Michael non è mai stato “fermo“. Anche prima di ammalarsi, ha trascorso la vita mai immobile. La gioventù, in particolare, l’ha trascorsa a correre per sfuggire ai bulli. Per questo ha sviluppato un talento comico fin dalla tenera età: “Funny or flight” era il suo motto, ovvero “scappa o falli ridere prima che decidano di menarti”. Al dialogo-confessione tra Fox e Guggenheim si alterna materiale di repertorio, tra interviste, dietro le quinte, scene di suoi film e serie. Brillantemente, alcune di queste vengono usate per fornire una sorta di reenactement delle docufiction, dove è lo stesso Michael a interpretare se stesso da giovane. Altre sequenze, prese dai lavori degli anni 90’, propongono gli spezzoni delle pellicole che per sette anni ha girato nascondendo la malattia. Fox spiega come nascondeva la mano sinistra tremante, tenendo sempre qualcosa tra le dita. E a posteriori, farci caso realizzando che nessuno si era accorto di niente, è raggelante.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2023-05-12 11:00:00 ,