DOHA — Nella nostra formazione ideale degli undici giocatori migliori di questa Coppa del mondo c’è soltanto gente arrivata alla semifinale, al carré, come i francesi chiamano la configurazione delle quattro squadre rimaste a giocarsi titolo e podio: è il segno che il torneo ha fedelmente premiato il merito come poche altre volte in passato, perché le partite una dopo l’altra hanno scremato l’eccellenza e setacciato le pagliuzze più sfavillanti.