la verità su Manuel Bortuzzo

Dopo mesi di silenzio, Lulù Selassié torna a parlare e lo fa senza filtri. Condannata a un anno e otto mesi per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo, Lulù Selassié racconta la sua versione in un’intervista esplosiva rilasciata a Fanpage e nel podcast Seconda Vita di Gabriele Parpiglia. E non mancano colpi di scena: dalla presunta gravidanza al racconto di una relazione segreta, fino alle lacrime in ospedale. Le parole dell’influencer accendono i riflettori su una storia che ha diviso il web.

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“È stato un film horror”, racconta Lulù. Dopo l’uscita dal Grande Fratello Vip, tutto sembrava andare per il migliore tra lei e Manuel. “Stavamo benissimo, poi il 25 aprile lui annuncia la rottura su Instagram, senza nemmeno parlarmi”. Una decisione che ha travolto la principessa etiope: “Ero scioccata, tremavo. Fino a due giorni prima eravamo a festeggiare l’anniversario in hotel”. La rottura, secondo lei, non sarebbe stata causata da motivi gravi, ma da divergenze superficiali. “Avevo fatto delle foto, tutto lì”.

Eppure, proprio in quei mesi, secondo Lulù, il legame con Manuel sarebbe proseguito nell’ombra. “Lui voleva seguire tutto segreto. Mi sono sentita una cosa di cui vergognarsi”, confida. Una relazione vissuta nel silenzio, ma che, secondo lei, era reale e ricca di progetti futuri: “Quel giorno in ospedale dovevamo capire se lui poteva avere figli. Era il nostro sogno”.

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Le accuse: ospedale, schiaffi e braccialetto elettronico

Tra i capi d’accusa più pesanti spicca un episodio in ospedale: urla, pugni alle porte, minacce al personale. Ma Lulù respinge ogni accusa: “Non ho mai perso il controllo. È l’infermiera che mi apre la porta, io volevo solo tranquillizzarlo”.

Altro momento controverso: Madeira, aprile 2024, durante gli Europei di nuoto. Manuel la accusa di aggressione fisica: “Due schiaffi sul viso”. Ma anche qui la replica è decisa: “Non l’ho mai toccato, è falso. Era lui a cercarmi. Passava davanti al ristorante dove ero a cena con mia sorella. Voleva rivedermi”.

La condanna, accettata con rito abbreviato, ha comportato l’uso del braccialetto elettronico per dieci mesi. “Quando me lo hanno messo alla caviglia, mi è crollato il mondo addosso”, rivela Lulù. Una misura che ha impattato anche sulla sua carriera: “Ho selezionato il rito breve solo per poter tornare a lavorare”.

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Lulù Selassié da Parpiglia: l’accusa di tradimento e la chiusura definitiva

Ma ciò che ha fatto più male a Lulù non è la condanna, bensì la denuncia. “Mi ha pugnalata. Pensavo ci fosse almeno un legame umano”. La principessa parla di un tradimento affettivo e familiare: “Ha messo nei guai anche le mie sorelle. Ho le prove, ho i messaggi. I miei genitori possono confermare che ci vedevamo ancora”.

Ora, la rottura è definitiva. Nessuna possibilità di ricucire: “Non parlerò più con Manuel. Né ora né tra cinquant’anni”. E alla domanda se si senta una stalker, Lulù risponde secca: “Assolutamente no. Il mio unico errore? Amare esageratamente”.

Parole forti, che riaprono un caso mediatico e sentimentale ancora caldo. Le versioni restano contrapposte, ma una cosa è certa: il caso “Lulù Selassie Manuel Bortuzzo” continuerà a far parlare. E con Gabriele Parpiglia a raccogliere le confessioni, il dibattito è pochissimo ricominciato.

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