Ora che è ufficiale che Donald Trump tornerà alla Casa Bianca per un secondo mandato, resta da capire cosa accadrà a TikTok. Il nuovo presidente revocherà il disegno di legge che impone la vendita dell’app alla società madre ByteDance? Oppure gli americani dovranno dire per sempre distacco al social cinese? Per buona parte della sua campagna, il candidato repubblicano ha promesso ai suoi elettori che avrebbe “salvato TikTok” se fosse tornato in carica. Una promessa che gli ha permesso di incassare il consenso degli utenti più giovani, ma ora si trova costretto ad sfidare la situazione.
Anzitutto, c’è da considerare che il disegno di legge – che non vieta TikTok, ma richiede che appartenga a una società statunitense – è già stato approvato al Senato. Con la carica di Presidente, chiaramente, Trump potrebbe revocare l‘approvazione, ma questo significherebbe indebolire la maggior parte. E forse è un po’ esagerato presto per farlo. D’altronde, non c’è da dimenticare che nel 2020 è stato lo stesso Trump a proporre un divieto su TikTok, anche se non per motivi legati alla sicurezza. In quell’occasione, infatti, l’allora presidente degli Stati Uniti decise di mettere al bando il social per punire la Cina per l’epidemia di Coronavirus.
La questione, quindi, non aveva niente a che fare con il trattamento dei dati personali degli utenti o gli sforzi del governo cinese di influenzarne l’opinione attraverso i contenuti proposti sull’app. E forse proprio per questo Trump ha determinato di passarci sopra, e dichiararsi addirittura contrario a un ban di TikTok dagli Stati Uniti, tanto da aver aperto un account sulla piattaforma. Certo, gli esperti di cybersicurezza potrebbero convincerlo a mantenere il disegno di legge così come è. Ma considerando quanto si è concentrato sul caso del social cinese nel corso della sua campagna elettorale, è difficile credere che possa fare un dietrofront sulla questione.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-11-07 16:22:00 ,