Quando negli Stati Uniti a scuola c’è un compito scritto, gli studenti dall’inizio alla fine della loro carriera scolastica, sanno che il professore li lascia in classe da soli. Non sta a controllare che qualcuno copi o che in qualche modo faccia il furbetto. Si fida.
Quando si gira per la campagna americana, spesso si vedono dei cartelli di alcune fattorie che, sulla strada, vendono frutta verdura, uova. Mettono la mercanzia su un tavolo, sotto un ombrellone, e di fianco una scatola, dove lasciare i soldi per quello che si acquista. Nessuno ruba soldi o prodotti.
Quando si potrebbe benissimo superare una macchina passando su una pista ciclabile, si rimane in coda. Nessuno osa guidare sulle ciclabili. E quando si va in motorino o in moto, nessuno schizza tra le macchine nel traffico per arrivare prima. Si mettono tutti in fila. Quando un pedone sta per attraversare la strada, le macchine si fermano. Sempre. In alcuni casi, proprio per legge. Ma non serve nessuna regola obbligatoria, perché comunque si fa.
Al supermercato, nessuno si permetterebbe mai di fare il furbetto e mettersi davanti in fila per arrivare prima alle casse. Si aspetta il proprio turno, senza lamentarsi. Nessuno si permette di trattare male la cassiera. Sono tutti gentili, ringraziano.
Andare in posta è sempre una rottura per tutti, in tutto il mondo. Ma vi assicuro che nei post office americani c’è molta più calma, più tranquillità. Raramente un dipendente o un cliente sono maleducati, o sclerano. In trentadue anni americani, personalmente non mi è mai capitato di assistere a scene del genere in nessun luogo pubblico.
Politica e realtà
Tutti gli americani sono così? No, certo che no, e infatti, uno dei centomila problemi della politica trumpiana è stato quello di favoreggiare i furbetti, di far capire come sia facile fregare il sistema. “Se un giorno dovessi sparare sulla Quinta Avenue a New York, non mi succederebbe niente”, aveva detto durante i suoi anni d’oro. E aveva ragione. Finora ne ha fatte di tutti i colori e dorme ancora nel suo letto, tranquillo come una Pasqua. Molto simile a un capo di Stato italiano di cui, in questo periodo, è meglio non fare il nome, perché dei decessi bisognerebbe parlar bene.
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di Marina Viola www.wired.it 2023-07-09 04:10:00 ,