Gli Stati Uniti ingranano una nuova marcia di ripresa nel primo trimestre del 2021, accelerando ad un ritmo annualizzato del 6,4%, trainato dai consumi che rappresentano oltre i due terzi dell’output. La crescita è stata dell’1,6% nel trimestre rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti. La marcia del Pil – sostenuta dal recedere della pandemia negli Usa, da forti aiuti d’emergenza dal governo e da stimoli di politica monetaria della Federal Reserve – potrebbe avvicinare il ritorno dell’economia a livelli pre-pandemici. Wall Street, spinta anche da robuste performance trimestrali dei colossi americani a cominciare da Big Tech, ha aperto in rialzo dopo i dati.
Gli investimenti a fianco della spesa personale
La cruciale spesa in consumi personali si è impennata su base annuale del 10,7%, il secondo maggior incremento di sempre dagli anni Sessanta. Gli investimenti aziendali, non residenziali, sono lievitati del 9,9 per cento. Negativo invece l’impatto della bilancia commerciale e delle scorte aziendali. Le previsioni medie degli analisti per la crescita tra gennaio e marzo erano del 6,1%, anche se Bloomberg le aveva alzate al 6,7% e il modello Fed Now della sede di Atlanta della Banca centrale, che aggiorna costantemente i dati, ha viaggiato di recente anche all’8 per cento.
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Powell, ripresa ma ancora non basta
L’economia americana non dovrebbe oltretutto trovarsi a corto di sostegno nel prossimo futuro. Al termine dell’ultima riunione del vertice Fed, mercoledì, il chairman Jerome Powell aveva riconosciuto il miglioramento in atto nell’economia, parlando di «un forte rimbalzo dell’attività». Ma aveva aggiunto che resta ancora cammino da compiere verso i target di occupazione e inflazione ideali dell’istituto centrale, confermando senza variazioni una politica ultra-accomodante con tassi a zero e continui acquisti di asset. L’amministrazione di Joe Biden ha da parte sua approvato in marzo un nuovo round di soccorsi da 1.900 miliardi, compresi assegni di supporto al reddito da 1.400 dollari a persona per gran parte degli americani che sono arrivati nell’ultimo mese.
Nuovi piani di sostegno proposti da Biden
Biden ha inoltre rilanciato mercoledì sera, nel suo primo discorso al Congresso a camere riunite, ambiziosi progetti per ulteriore sostegno di lungo periodo. In gioco sono in tutto altri 4.100 miliardi in dieci anni per infrastrutture (2.300 miliardi) e spesa sociale e per le famiglie (1.800 miliardi), finanziati con incrementi delle tasse di grandi aziende e redditi più elevati. Una espansione senza recenti precedenti, negli Stati Uniti, del raggio d’azione del governo federale.
Reduce dalla crisi del 2020
Il Pil statunitense era reduce da una crescita annualizzata del 4,3% nel quarto trimestre 2020 e di oltre il 33% nel terzo, quando era rimbalzato dal lockdown vero e proprio causato dal coronavirus. Il 2020 si era chiuso con una contrazione del 3,5% su base annuale, la più grave in 74 anni, e del 2,4% misurata quarto trimestre su quarto trimestre, la prima dalla crisi del 2007-2009.