Chi si ricorda di Hipstamatic? Una delle applicazioni più durature sull’App Store per iPhone era stata peraltro anche tra le prime nel 2010 ad aver ricevuto il premio dell’app dell’anno. Probabile che molti utenti si siano dimenticati della sua esistenza, nonostante negli anni si sia rinnovata più volte, offrendo la propria collezione di filtri vintage e aprendo anche a una condivisione social. Per tornare alla carica nel 2023 gli sviluppatori hanno deciso di approntare un profondo restyling che cambia anche le carte in regola: Hipstamatic diventa così una sorta di Instagram vecchio stile dedicato alle foto mettendo al bando i video, le pubblicità, fastidiosi algoritmi di suggerimento e, soprattutto, rendendo molto difficile la vita agli influencer.
Una delle critiche più condivise a Instagram è che abbia perso una sua vera identità, diventando negli anni un mix di troppi altri portali, in modo particolare inseguendo il successo di TikTok attraverso i Reel ovvero i video verticali a fagocitare le foto, originali protagoniste della piattaforma. Qualche mese fa aveva avuto breve vita un anti-Instagram che cercava di eliminare tutte le zavorre del social come i fastidiosi algoritmi di utenti e post consigliati, le pubblicità e i video, così un’app storica come Hipstamatic ha deciso di mutare per diventare una proposta alternativa per il momento a disposizione solo su iPhone.
La nuova app Hipstamatic sostituirà l’attuale Hipstamatic X su App Store di Apple scegliendo una grafica inevitabilmente simile a Instagram, ma ripulendola di pubblicità, feed con contenuti di utenti che non interessano e chiudendo la porta ai video. Inoltre si potranno seguire massimo 99 utenti e si potranno indicare massimo 9 persone come amici stretti per condivisioni private: così facendo sarà più difficile accumulare grossi numeri per gli utenti più popolari. E i filtri? Saranno ben presenti e a disposizione per abbellire e modificare le foto da pubblicare sul proprio profilo, con un occhio di riguardo all’estetica vintage della fotografia analogica. E chissà che la Generazione Z non si avvicini all’app coetanea vista la loro passione per le foto scattate con smartphone datati o fotocamere a pellicola.
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di Diego Barbera www.wired.it 2023-03-23 10:29:32 ,