“Sento doveroso condividere l’ansia e la speranza con cui continuiamo a seguire la scomparsa della piccola Kata, un crimine che si è consumato in un contesto di emarginazione di cui tutti dobbiamo sentirci responsabili” e “la stessa preoccupazione va nutrita verso le condizioni di abbandono in cui versa il nostro carcere fiorentino di Sollicciano, così come altri penitenziari nel Paese, di cui sono tragici segnali i numerosi suicidi: da anni se ne denunciano la fatiscenza, le carenze igieniche e sanitarie, il sovraffollamento, l’insufficienza di percorsi educativi e l’assenza di lavoro”. Lo ha detto il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nell’omelia proclamata in cattedrale per la Solennità dell’Assunzione, con cui ha evidenziato, su più temi, l’impegno dei cristiani a difendere i valori dell’umano.
Per Betori, inoltre, “merita sottolineare come difendere la dignità umana, a cui richiama l’odierna festività, esiga di combattere la manipolazione della verità che si consuma nell’assuefazione al politicamente corretto, nella divulgazione delle fake news, nel conformismo culturale, nella decostruzione della figura dell’umano e del suo rapporto con l’ordine naturale”.
“In quanto destinate all’eterno – ha spiegato -, le cose di questo mondo non sono indifferenti per il Cristiano, che al contrario si trova impegnato a garantirle sempre nella loro verità, proprio perché sa che esse hanno un destino eterno”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-08-15 12:58:56 ,firenze.repubblica.it