L’assistente di Google si prepara a perdere ben 17 delle sue funzionalità, definite dalla compagnia come “sottoutilizzate”. L’annuncio arriva in un momento particolare per il colosso tecnologico, che in questi giorni ha messo in atto tagli al suo personale, incluso quello che da tempo si occupa del suo assistente virtuale. Nonostante questo, sembrerebbe che le modifiche alle funzionalità siano pensate per garantire “un’esperienza più coerente” per gli utenti, piuttosto che per risolvere le questioni interne all’azienda. Tra le opzioni che non saranno più disponibili, infatti, Google cita la possibilità di usare la voce per inviare un’email, un video o un messaggio audio, il “controllo degli itinerari di viaggio personali a voce”, l’integrazione con l’app Calm e molto altro ancora.
Opzioni senza dubbio utili, che non sembrano aver trovato un ampio consenso da parte degli utenti, così da convincere Google a rimuoverle per concentrarsi sulle esperienze che preferiscono. Dal prossimo 26 gennaio, quindi, queste opzioni non saranno più disponibili, ma sarà comunque possibile attivare l’assistente come si è sempre fatto: “basta dire ’Ehi Google’ o premere a lungo il pulsante home o di accensione (su telefoni selezionati) su Android, o aprire l’app Google Assistant su iOS”. Ma non sarà più possibile utilizzare il microfono nella barra di ricerca per eseguire azioni come accendere le luci o inviare un messaggio.
Eppure, Google sembrerebbe non essere troppo convinta del fatto che gli utenti apprezzeranno questo cambio di rotta, tanto da aver sentito il bisogno di tranquillizzarli.“Sappiamo che il cambiamento può essere dirompente, ma faremo tutto il possibile per agevolare queste transizioni il più possibile – scrive il colosso sul suo blog -. Mentre Google Assistant si è evoluto molto negli ultimi sette anni, una cosa rimane vera: i nostri miglioramenti sono guidati dal vostro feedback. E vogliamo sentirlo. Basta dire: ’Ehi Google, invia feedback‘ e condividere i vostri commenti con noi”.
Leggi tutto su www.wired.it
di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-01-12 11:10:32 ,