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Il Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere (Caserta) ha condannato a tre anni l’imprenditore
bufalino Salvatore Bellopede, accusato di aver usato il latte
adulterato per produrre la mozzarella di bufala campana dop.
Il collegio presieduto da Luciana Crisci ha anche dichiarato
l’estinzione dei reati per prescrizione per altri imputati, in
particolare per gli ex titolari dell’allevamento bufalino di San
Potito Sannitico, comune dell’Alto-Casertano, da cui Bellopede
avrebbe acquistato il latte; si tratta dei fratelli Cecilia,
Marcello e Carmine Crispino, e della madre dei tre, Anna
Altieri, tutti difesi da Luca Tornatora e Vittorio Giaquinto.
Il loro allevamento fu giudicato non indenne dalla
tubercolosi dai…
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