MILANO – I mercati si rafforzano nel corso della seduta che segue il weekend natalizio, con i volumi di scambi che fisiologicamente scendono per il periodo di festività. I principali indici del Vecchio continente hanno recuperato per chiudere in positivo. A fine giornata, Milano siede sui massimi e sale dello 0,8%. Bene Cnh Industrial in vista della quotazione di Iveco: Borsa Italiana ha ammesso le azioni della società dei camion su Euronext Milan, il debutto è previsto per il 3 gennaio ma arriverà la conferma ufficiale. Diasorin corre con il comparto farmaceutico per la diffusione del virus che richiede sempre più test. Chiusa oggi e domani Londra per festività, anche le altre terminano positive: Parigi gira in rialzo dello 0,76% e Francoforte dello 0,52%.
I listini americani sono reduci da una settimana che è stata in piccolo il film degli ultimi mesi. Partita con una seduta di lunedì molto pesante, l’ottava (ridotta per la chiusura natalizia di venerdì) si è chiusa con lo S&P500 capace di segnare il 68esimo record dell’anno 2021: mai così tanti dal 1995. La domanda che tutti si pongono è se il cosiddetto rally di Babbo Natale che spesso ha caratterizzato l’ultima parte dell’anno si terrà anche questa volta, ora che Omicron in particolare sta rimettendo a terra il settore dei voli. Per il momento, gli acquisti proseguono: alla chiusura degli scambi Ue, Wall Street si rafforza con il Dow Jones che sale ancora dello 0,6%, lo S&P500 dello 0,9% e il Nasdaq dell’1,1%.
Il tema della preoccupazione per il Covid, ovviamente, resta sul tavolo: i dati preliminari di tre studi hanno mostrato che Omicron causa meno ricoveri, ma si diffonde assai più velocemente della delta. E i rischi per i non vaccinati sono gli stessi. Per questo, i governi continuano a imporre nuove misure per rallentarne la diffusione. Di positivo, poi, c’è stata l’approvazione, negli Stati Uniti, dei primi due trattamenti orali (di Pfizer e Merck) per le persone ad alto rischio risultate positive.
Gli indici sono stati misti in Asia, dove gli investitori hanno iniziato a soppesare le ultime notizie sul fronte di Omicron che sono controbilanciate dal massimo impegno preso dalla Banca centrale cinese per sostenere una crescita dell’economia reale e ha reiterato l’obiettivo di avere un settore immobiliare sano. Questa mattina, la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,37% con i casi registrati in crescita. Tra i titoli in forte calo si segnala Softbank dopo la notizia di venerdì che la banca svizzera Credit Suisse ha lanciato un’azione giudiziaria negli Usa contro il gruppo per una questione di fondi rivendicati da clienti facoltosi della banca nei confronti di Katerra, azienda usa del settore delle costruzioni fondata da Vision fund di Softbank.
Tra i pochi dati macroeconomici di questo periodo, le vendite al dettaglio in Giappone sono cresciute dell’1,9% su base mensile in accelerazione rispetto al mese precedente (+0,9%). Si tratta dell’incremento più forte dallo scorso mese di maggio secondo i dati diffusi dal meti, il ministero dell’economia, del commercio e dell’industria. Su base destagionalizzata le vendite sono cresciute a novembre dell’1,2 %.
Dopo un iniziale ribasso legato alle difficoltà del settore aereo, costretto a cancellare migliaia di voli per le restrizioni anti-Covid, il petrolio rialza la testa: alla chiusura dei mercati europei il Wti guadagna il 2,7% a 75,8 dollari al barile, il Brent sale del 3,4% a 78,7 dollari. Nuovo calo per il gas naturale sulla Piazza di Amsterdam con le navi in arrivo dagli Usa verso i porti europei per consegnare Gnl. il gas naturale liquefatto da rigassificare ed immettere in rete. Il metano cede il 12,24% a 96,95 euro al Mwh, scendendo sotto ai livelli dello scorso 6 dicembre, prima dell’impennata che lo ha portato sopra i 180 euro al Mwh lo scorso 21 dicembre.
Chiusura di giornata in netto rialzo per lo spread tra Btp e Bund: il differenziale si porta in area 140 punti base tra gli scambi di chiusura, dai 133 punti del finale di giovedì 23 dicembre con un rendimento del decennale italiano che balza all’1,13% dall’1,05 % della scorsa settimana. Le tensioni sui mercati per il dilagare della variante Omicron si sono fatte sentire anche anche sul reddito fisso europeo. Infine, per quel che riguarda il mercato dei cambi l’euro chiude stabile a 1,1320 dollari. La divisa unica europea guadagna invece terreno sullo yen sopra quota 130. Anche il biglietto verde avanza sulla controparte giapponese in zona 114,90.