A livello di hardware, Vision Pro monta due display da 1,41″ micro-oled 4k con altissima luminosità e densità di pixel per pollice quadrato (4000 ppi), mentre Quest 3 punta su un singolo schermo lcd da 4128×2208 pixel. I processori che muovono il visore Apple sono il potente M2 assieme al nuovo e dedicato R1 per gestire tutte le fotocamere (12), microfoni e altri sensori disseminati all’interno ed esterno e deputati al tracciamento di occhi e mani; Quest 3 monta uno Snapdragon Xr2 gen 2 accompagnato da 12 GB di ram, un dato che per il momento (e come tradizione) non è stato diffuso da Apple.
Per quanto riguarda il software, Vision Pro è governato dal nuovo VisionOs basato su framework iOs con un ambiente dinamico, personalizzabile e in chiaro stile Apple, sfruttando anche la fotocamera 3d per creare contenuti tridimensionali oppure funzioni come Persona, che crea un avatar per FaceTime, e l’accesso a Apple Tv. Quest 3 è basato su Android e permette di accedere al metaverso così come a una libreria di oltre 500 giochi, che risultano ben fruibili grazie ai controller fisici (Vision Pro può collegare controller fisici esterni, nel caso). Entrambi consentono il pass-through ovvero la capacità di osservare cosa succede all’esterno, ma solo Vision Pro compie anche il passaggio inverso mostrando a chi circonda l’utente gli occhi di chi indossa il visore.
Apple Vision Pro contro Meta Quest 3 – il prezzo
Considerando le differenze è dunque significativa la differenza di prezzi tra i visori, dato che Quest 3 uscirà in autunno a 569,99 euro proponendosi come il più allettante per il pubblico consumer, mentre Vision Pro si farà vedere nei primi mesi del 2024, per il momento solo negli Usa, a 3499 dollari ovvero circa 3265 euro al cambio attuale, rivolgendosi non solo a chi ha molto più budget, ma anche a un uso più professionale in quanto presentato come spatial computer.
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di Diego Barbera www.wired.it 2023-06-06 09:53:44 ,