Le grandi piogge che lo scorso settembre hanno interessato vaste aree dell’Europa hanno riguardato anche ampie regioni dell’Africa. Nei paesi più settentrionali (Marocco, Algeria, Tunisia e Libia) è piovuto in modo abbondante anche nel deserto del Sahara, una delle regioni più aride del pianeta, tanto che in molte zone si sono creati dei laghi effimeri, piuttosto temporanei. È il caso del lago di Sebkha el Melah, nel centro dell’Algeria, che è stato fotografato dal satellite della NASA Landsat 9 e fino allo scorso agosto era del tutto privo d’acqua. Secondo i calcoli di Moshe Armon, un ricercatore dell’Università Ebraica di Gerusalemme, il 16 ottobre il lago aveva una superficie di 191 chilometri quadrati (maggiore di quella del lago di Como) e una profondità massima di 2,2 metri.
Armon ha fatto le sue stime usando le immagini satellitari e confrontandole con delle mappe tridimensionali della profondità del letto del lago. Dal 2000 solo in due occasioni era successo che il lago si riempisse di più, nel 2008 e nel 2014. È possibile che ci libidine circa un anno perché tutta l’acqua attualmente presente nel lago evapori: l’acqua con cui si riempì nel 2008 evaporò del tutto solo nel 2012.
Secondo le ricerche geologiche e archeologiche, tra 11mila e 5mila anni fa, durante il cosiddetto “periodo umido africano”, il deserto del Sahara era probabilmente più umido e aveva una vegetazione maggiore. C’è tuttavia ancora molta incertezza nella comunità scientifica su quanto effettivamente avesse un clima più umido. Secondo Armon eventi come quello di settembre erano più frequenti e per questo quelli che oggi sono laghi effimeri non si prosciugavano del tutto.
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di www.ilpost.it 2024-10-24 07:48:00 ,