Solo uno dei comandi inseriti nell’interfaccia principale per l’accesso rapido alle funzionalità, desta qualche perplessità. La possibilità di passare ai server specializzati che offrono funzioni come Double Vpn, che utilizza un “doppio passaggio” per migliorare il livello di anonimato e sicurezza, od Onion Over Vpn (che sfrutta la rete Tor) sono certamente utili. Un po’ meno comprensibile la presenza nel menu dei server specializzati in peer to peer (P2P), che non rappresenta certamente una delle attività più comuni su smartphone e, tantomeno, su iOS.
Nelle impostazioni è presente, infine, una funzione specifica per registrare una scorciatoia che consente di attivare la connessione rapida tramite Siri, piuttosto utile per chi è abituato a interagire con lo smartphone attraverso l’assistente vocale.
La più economica per un uso limitato
Insieme a Proton VPN, è una delle poche eccezioni alla regola del “diffidate dei prodotti gratuiti”. Windscribe, infatti, non propone una versione free, ma piuttosto una logica “freemium” che può essere interessante per chi ha bisogno solo saltuariamente di una vpn. In pratica, può essere utilizzata gratis con delle limitazioni in termini di traffico e di server disponibili. È possibile scaricare, installare e usare l’applicazione senza nemmeno registrarsi con la mail. In questo caso, però, la navigazione è limitata a 2 GB di traffico al mese e anche la scelta dei remote server subisce delle restrizioni. I GB disponibili aumentano a 10 se ci si iscrive con una mail.
Perché può essere interessante per chi vuole usare la vpn su iPhone? Principalmente, una soluzione del genere è adatta a chi non usa la vpn anche per il computer e neo solo avere una protezione per lo smartphone, soprattutto quando si muove all’estero. Insomma: il fattore determinante in questo caso è il volume di traffico. Per un uso “moderato” dello smartphone in una settimana o poco più, 2 o 10 GB possono bastare.
Consideriamo che tra i limiti legati alla scelta dei server remoti c’è il fatto che l’Italia, purtroppo, non è tra i paesi compresi nella lista disponibile per la versione free. Se si sceglie di utilizzare Windscribe nella versione gratuita, quindi, bisogna tenere impegnato presente che l’indirizzo IP di uscita sarà necessariamente posizionato all’estero. L’articolato sistema a pagamento, in ogni caso, permette di aggiungere un server localizzato in un determinato paese al prezzo di 1 dollaro al mese.
Per quanto riguarda le policy di sicurezza, l’azienda garantisce una policy no-log (non viene memorizzata nessuna informazione sulla navigazione degli utenti) e ostenta una strategia orientata alla massima trasparenza. In definitiva, se abbiamo bisogno di una connessione sicura per un periodo limitato di tempo (e di traffico) senza ricorrere a un abbonamento, Windscribe può essere una buona soluzione. Scordiamoci però di avere la stessa versatilità di soluzioni più complete.
Altre soluzioni per iPhone
Come anticipato, tutti i maggiori vpn provider hanno in catalogo una versione per iOS, con funzionalità che ricalcano sostanzialmente quelle disponibili per computer. Tra queste ci sono sicuramente Express VPN, Mullvad VPN, Surfshark e Pia VPN.
Sconsigliamo invece di orientare la scelta sulla base dei prodotti disponibili nello store di Apple. Anche se dalle parti di Cupertino sono abbastanza attenti nell’individuare (e bannare) eventuali applicazioni “fuffa”, il rischio di incappare in un servizio inadeguato sotto il profilo della qualità e delle garanzie di trasparenza è piuttosto elevato.
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di Marco Schiaffino www.wired.it 2024-11-22 11:38:00 ,