Perché questo articolo potrebbe interessarti? Da quando è scoppiata la crisi militare tra Israele e Hamas, numerose Ong hanno lanciato strazianti ultimatum dalla Striscia di Gaza. Sono ormai settimane che ascoltiamo appelli identici, secondo i quali nell’intera area ci sarebbero energia, acqua e viveri “per un solo giorno”. Il tempo passa ma la realtà sembrerebbe essere diversa. Mentre la tecnica comunicativa delle stesse Ong potrebbe nascondere ben altro.
L’ultimo allarme, in ordine cronologico, arriva dal World Food Programme (WFP), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare e la più grande organizzazione umanitaria del mondo. Lo scorso 6 novembre, Cindy McCain, direttrice esecutiva del Wfp, spiegava che la situazione per la cittadinanza di Gaza era “catastrofica” poiché nella zona di guerra non viene inviato abbastanza cibo.
L’agenzia Onu aggiungeva che le scorte attuali di beni alimentari essenziali in quel di Gaza sarebbero stati sufficienti per altri circa cinque giorni. Si dà il caso che siano passati quasi dieci giorni dalla diffusione di questo ultimatum e che non si sia registrata alcuna apocalisse.
Potrebbe essere un errore, un arrotondamento oppure una previsione errata del Wfp. Basta tuttavia dare un’occhiata agli archivi di varie Ong per imbattersi in altri messaggi simili. Tutti smentiti dai fatti e seguiti da altri allarmi lanciati con lo stesso tono.
Gli ultimatum delle Ong su Gaza
Addirittura un mese…
Author: Federico Giuliani
Data : 2023-11-14 15:29:48
Dominio: www.true-news.it
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