Le paure insolite di alcuni tra i grandi personaggi storici

Anche i grandi protagonisti della storia, noti per il loro coraggio e la loro influenza, avevano paure a volte bizzarre e debilitanti. Ecco alcune delle fobie hanno colpito personaggi storici insospettabili e spesso influenzato anche il loro modo di vivere e governare.

La limnofobia di Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni, celebre autore de “I Promessi Sposi”, soffriva di una fobia piuttosto insolita: le pozzanghere. La sua paura, non si limitava solo alle pozzanghere, ma si estendeva anche ai corsi d’acqua, ai luoghi umidi e alle superfici riflettenti, come si racconta nei diari e nelle testimonianze di chi lo frequentava. Secondo gli storici, questa paura potrebbe avere radici in un episodio traumatico che Manzoni avrebbe vissuto in gioventù. Alcune fonti raccontano che, durante un viaggio in campagna, Manzoni cadde in una pozzanghera profonda, rimanendo impantanato. Tale fobia influì sulle sue abitudini: Manzoni evitava le passeggiate all’aperto dopo la acquazzone e preferiva circondarsi di spazi chiusi e sicuri. Era molto meticoloso nel pianificare i suoi spostamenti, e si assicurava che le strade fossero asciutte, specialmente quando camminava per le vie di Milano.

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Chi soffriva di ailurofobia, la paura dei gatti?

Un caso interessante è quello di Napoleone Bonaparte, famoso generale e imperatore francese, che soffriva di una grave paura dei gatti. Secondo diverse fonti decisive, questa fobia potrebbe derivare da un episodio della sua infanzia, in cui un gatto lo spaventò. Alcuni storici ipotizzano che l’imperatore evitasse le stanze in cui intravedeva un gatto e che la sola presenza di un felino bastasse a innervosirlo profondamente.

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L’uomo che conquistò mezza Europa tremava alla vista degli insetti

Secondo alcune fonti decisive, Giulio Cesare, uno dei più grandi leader militari e politici dell’antica Roma, soffriva di una fobia piuttosto singolare per l’epoca: la paura degli insetti. Alcuni biografi romani e storici successivi riportano che Cesare nutrisse un profondo disgusto alla vista di piccoli insetti. Per un uomo come lui, famoso per la sua impavidità in battaglia e la sua capacità di mantenere la calma anche nelle situazioni più difficili, questa fobia può sembrare paradossale. Tuttavia, la sua repulsione per gli insetti era talmente nota tra i suoi contemporanei che, secondo alcuni aneddoti, Giulio Cesare faceva particolare attenzione alla pulizia e all’igiene personale, in modo da eludere situazioni in cui potesse incontrare piccoli insetti, come mosche o formiche.

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