Da Renzi che chiese privacy in palestra a Napolitano che rifiut la suite troppo costosa. L’albergo dove le delegazioni si pesano per il numero di stanze (e vince la Germania)
Se le mura dell’hotel Amigo potessero parlare racconterebbero molte storie e parecchi segreti. Alcuni secolari, visto che l’iconico albergo nel cuore di Bruxelles
500 anni fa era una prigione e le famiglie dei carcerati si vergognavano ad ammettere la storia dei parenti finiti dietro le sbarre. E allora alle domande dei curiosi rispondevano semplicemente, si trova da un amico
. Una trovata che divenne gergo popolare, modo alternativo ed elegante per dire senza dire, e che da allora abbin per sempre al palazzo costruito originariamente da una famiglia di ricchi mercanti la metafora nata per strada.
Negli ultimi venti anni, ai segreti molto antichi dei carcerati e anche dei condannati a morte, che secondo una leggenda arrivavano sulla Grand Place, per essere ghigliottinati, con un tunnel sotterraneo, si sono aggiunti i discorsi privati, i confronti notturni, le piccole manie e i tantissimi aneddoti dei leader europei che vengono a dormire all’Amigo, almeno durante il Consiglio europeo.
Se ieri notte Giorgia Meloni ha fatto l’una , fra un bicchiere di champagne e una bottiglia di rosso francese, dopo oltre due ore di conversazione, prima con Macron e poi anche con Scholz, bisogna aggiungere che Angela Merkel, con il suo staff e le sue bottiglie…
Author: Marco Galluzzo, inviato a Bruxelles
Data : 2023-12-14 16:24:36
Dominio: www.corriere.it
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