Oggi, 25 settembre, si torna alle urne e, oltre alle regole di voto, bisognerà ancora rispettare qualche misura anti contagio. Come riporta La Stampa, a stabilirle è la circolare numero 45 del ministero dell’Interno, che lo scorso 2 settembre ha specificato le precauzioni da adottare quando si è al seggio elettorale e come votare in caso di quarantena. Segretari, presidenti di seggio e scrutatori sono obbligati a indossare la mascherina, mentre gli elettori possono scegliere di non utilizzarla, sebbene sia fortemente raccomandata almeno la chirurgica. Mascherina Ffp2 necessaria solo per chi, avendo avuto un contatto stretto con un positivo, si reca alle urne durante il regime di autosorveglianza. Resta invece per tutti l’obbligo di rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro e di igienizzare le mani prima di prendere scheda elettorale e matita e recarsi in cabina. Operazione che va ripetuta anche dopo aver consegnato la scheda, mentre per ogni seggio è prevista la sanificazione dell’ambiente. Dopo aver espresso il proprio voto, la scheda non deve essere infilata nell’urna, ma consegnata al presidente di seggio.
Il voto per chi è positivo
Per i 420mila italiani che si trovano invece in isolamento domiciliare perché positivi al Covid c’è la possibilità di votare a domicilio presentando domanda al proprio Comune, con allegato certificato medico. Stessa regola vale per le persone con gravi infermità e per questo intrasportabili. Unico requisito, aver espresso la propria volontà di esercitare il diritto al voto da dimora tra i 5 e i 10 giorni antecedenti la votazione. In caso di positività persistente, le regole anti-Covid prevedono si possa uscire dall’isolamento al termine del 14esimo giorno dal primo tampone positivo senza dover effettuare un nuovo test. Il regime di autosorveglianza che obbliga invece ad indossare l’Ffp2 al seggio termina dopo il decimo giorno dal contatto stretto con un positivo.
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Scritto da Michela Morsa perwww.open.online il 2022-09-25 07:32:50 ,