Dodici Presidenti è un podcast sulla vita dei Presidenti della Repubblica che si sono succeduti in 75 anni di storia repubblicana al Quirinale che potrete ascoltare da oggi in esclusiva su Audible e su 24+.
Sono storie, non storia. Sono racconti di altrettante vite eccezionali trascorse, per un motivo o per un altro, in tempi sempre eccezionali. Perché la giovane Repubblica italiana contiene in sé l’avventura di un Paese che da agricolo diventa potenza manifatturiera e industriale, ormai saldamente al secondo posto in Europa dopo la Germania; l’esperienza di una terra di confine ideologico ai tempi della Guerra fredda e della Cortina di ferro in Europa perché conosce l’epopea del più grande Partito comunista del continente; i drammi di una terra martoriata dalle mafie, mai troppo lontane da una deriva sovversiva dei servizi segreti deviati e da forze esterne sempre interessate a destabilizzare un Paese importante nella creazione della nuova identità europea.
– I PRESIDENTI: IL LIBRO / LA SERIE VIDEO
L’Italia repubblicana vista dal Colle
Visti dal Colle più alto delle istituzioni italiane questi accadimenti creano un filo continuo negli atteggiamenti tenuti dagli inquilini del Quirinale. L’ascolto di questo podcast diventa così storia di avvicendamenti di Governi, di relazioni internazionali, di rapporti tra istituzioni sempre con lo scrupolo di non fare violenza a quella democrazia, prima germoglio con la Repubblica neonata, poi cresciuta nei diversi decenni, ma per la storia e i suoi tempi pur sempre un’esperienza appena cominciata.
I custodi della Costituzione
Quella dei presidenti è la storia di un potere che non vorrebbe esserlo, ma che assume contorni estensibili a seconda delle circostanze istituzionali indotte dal peso del Parlamento e del Governo. E che esiste, eccome. E pesa.Arbitro, garante, predicatore, suggeritore. Può oscillare tra un “re travicello”, definizione citata da Vittorio Emanuele Orlando nella discussione alla Costituente, e un “capo spirituale della Repubblica”, espressione di frontiera usata nel ’47 in un celebre discorso da Meuccio Ruini, presidente della Commissione dei 75. Il Presidente è regista delle crisi o custode della Carta costituzionale, esercita un potere neutro, ma può spingersi fino alla Colonne d’Ercole dell’applicazione presidenzialista della Costituzione.