No al Mondiale ogni due anni e una certa preoccupazione per la situazione sanitaria del Camerun, che ospiterà la Coppa d’Africa, e degli altri Paesi del continente in cui nel 2022 si giocheranno le partite di qualificazione al campionato del mondo. Sono i temi principali affrontati dal Consiglio direttivo dell’Eca, che si è riunito a Parigi. All’incontro dell’associazione dei club europei, presieduta da Nasser Al-Khelaifi, hanno preso parte per la prima volta i membri neoeletti: Alessandro Antonello (Inter), Miguel Angel Gil (Atlético Madrid), Daniel Levy (Tottenham) e Vinai Venkateshem (Arsenal). Oliver Kahn (Bayern Monaco) è il nuovo vicepresidente.
Nel corso di tre ore di confronto il consiglio si è concentrato su diverse aree di interesse chiave, tra cui la posizione unanime contro la proposta di disputare ogni due anni la Coppa del mondo. Un’opposizione rilevante per la Fifa, perché l’Eca raccoglie più di 240 squadre di calcio professionistiche europee, i cui giocatori costituiscono la grande maggioranza dei partecipanti alla Coppa del mondo.
L’Eca ha inoltre sottolineato che “il futuro del calendario internazionale, maschile e femminile, deve essere sviluppato in modo che garantisca equilibrio tra le esigenze dei club e del calcio internazionale, che offra ai giocatori le tutele che oggi vengono trascurate e che tenga conto del ruolo centrale e della voce dei club e dell’Eca in qualsiasi processo decisionale”.
Il Consiglio ha anche espresso preoccupazione in merito alla sicurezza e al benessere dei giocatori in vista della Coppa d’Africa e delle imminenti finestre internazionali all’inizio del 2022, visto il peggioramento della situazione della salute pubblica legato alla pandemia. Il consiglio ha deciso di impegnarsi urgentemente con la Fifa per garantire che tutte le precauzioni necessarie vengano prese per proteggere i giocatori e gli interessi del club.