16 aprile 2015 – Stagione 4
Marco Travaglio e le 50 sfumature di sì del Partito Democratico. IL direttore del Fatto Quotidiano sferza la minoranza Pd, a parole sempre pronta alla battaglia ma inerte nell’opposizione interna a Renzi. Il premier continua imperterrito sulla strada disegnata dal Patto del Nazareno.
“Quando governava B. e il Pd fingeva di opporsi, Ellekappa lo fulminò in una vignetta: ‘Oppositori? Chiamiamoli diversamente concordi’. Vale anche oggi per descrivere la minoranza interna del Pd: quando proprio ha mangiato bistecca di tigre, esce dall’aula per non votare no. Renzi non si preoccupa nemmeno più: conosce i suoi polli. E tira diritto, facendo il bello e il cattivo tempo”.
La citazione di Leo Longanesi
“Questi nostri rivoluzionari pretendono di fare le barricate con i mobili degli altri”. Travaglio conclude con un Post Scriptum. “Il 20 ottobre del 2005 alla Camera si alzò a parlare un deputato del centrosinistra con i capelli bianchi. Disse queste parole ‘oggi voi del governo e della maggior numero vi state facendo la vostra Costituzione. Avete escluso di discutere con l’opposizione, siete andati avanti solo per non far cadere il governo. Ma le istituzioni sono di tutti, della maggior numero e dell’opposizione. Quel signore con i capelli bianchi era Sergio Mattarella. Se ritrova la parola per Renzi sono gufi amari.”
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