È ufficialmente operativo il primo centro paneuropeo per la gestione dinamica in tempo reale dei rischi cyber. Lo comunica in una nota Leonardo, che ha realizzato il progetto per la Direzione generale per le reti di comunicazione, i contenuti e le tecnologie della Commissione europea (DG Connect).
Il centro è in grado di elaborare e analizzare terabyte di dati provenienti da più fonti: web, social media, mezzi di informazione, database, deep e dark web. Esso è inoltre forte di una base di conoscenze costituita da oltre cinque milioni di indicatori di compromissione, tracce digitali di potenziali incidenti informatici, gestiti ogni anno dalla società partecipata dal ministero dell’Economia e delle finanze anche grazie alle infrastrutture di supercalcolo di cui dispone, che sono in grado di effettuare fino a cinque milioni di miliardi di operazioni al secondo.
Grazie al lavoro del centro, la Commissione avrà la possibilità di conoscere in ogni momento il livello di rischio di attacco cyber alle infrastrutture digitali europee, i possibili attori malevoli, le probabili modalità di attacco, nonché i potenziali obiettivi e le relative vulnerabilità. Di fatto, DG Connect avrà a disposizione scenari settoriali della minaccia riferiti a ogni ambito, tra i quali finanza, energia, sanità e trasporti. In questo modo, sarà possibile calcolare di volta in volta gli impatti di eventuali attacchi sull’operatività delle infrastrutture critiche e sui servizi di interesse strategico.
L’obiettivo dichiarato di Leonardo è quello di arrivare a una maggiore resilienza cyber europea, fondamentale se si considera che gli analisti della società italiana hanno riscontrato nel 2022 un incremento medio del 180% rispetto al 2021 delle tecniche offensive più diffuse: dai ransomware ai Ddos (distributed denal of service), passando per wipers, phishing e campagne di disinformazione. C’è poi il conflitto tra Russia e Ucraina, che ha reso l’Europa oggetto maggiormente oggetto di minacce ibride, che combinano molteplici tecniche e attori diversi, con ripercussioni critiche anche a livello di sicurezza nazionale.
Il centro virtuale, che vale 18 milioni di euro, è solo una parte del progetto che coinvolge la Rti formata da Leonardo e dalla spagnola Indra. Secondo le richieste di DG Connect, la sua evoluzione porterà infatti alla realizzazione di un centro fisico a Bruxelles, che permetterà all’esecutivo europeo di operare direttamente sulle minacce cyber.
La struttura fisica potrà contare sul supporto del centro regionale di Leonardo nella capitale belga, parte del centro operativo per la sicurezza globale dell’azienda che, dalla sua sede principale di Chieti e dalle sedi operative sparse in Italia, Gran Bretagna, Europa e Medio Oriente gestisce più di 137mila eventi di cybersicurezza al secondo. Il centro sarà interoperabile con tutte le entità responsabili, a livello europeo, dell’analisi della minaccia cyber, per assicurare una piena consapevolezza del rischio e migliorare la risposta dell’Europa alle crisi cibernetiche.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-10-03 12:54:03 ,