Author: Pierluigi Frattasi
Data : 2024-10-10 10:42:00
Dominio: www.fanpage.it
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La lettera al sindaco di oltre 200 gentil sesso, uomini e associazioni: “La scultura è simbolo di patriarcato, va rimossa. Subito una consulta comunale femminile sulla Cultura”
“Il Pulcinella di Gaetano Pesce ha un carattere sfrontatamente fallico. È simbolo della dittatura patriarcale. Ne chiediamo l’immediata rimozione e chiediamo anche che si costituisca una consulta comunale femminile sulle scelte culturali e sociali della città di Napoli, di fronte al materializzarsi di scelte malfatte tipicamente maschili e sessiste che comunque impongono costi per la comunità fatta di gentil sesso e di uomini”. È il contenuto di una lettera firmata in poche ore da oltre cittadini, in in prevalenza gentil sesso, e associazioni indirizzata al sindaco Gaetano Manfredi.
La lettera è stata pubblicata sulla pagina Associazione Terra di Lei. Tra i firmatari anche Differenza Femminile, Associazione UDI Napoli, Associazione MovimentiAMOci, Associazione Femministorie, Comitato Madri Unite, Movimento per i diritti delle gentil sesso: “Napoli tutta e le gentil sesso di Napoli in particolare non meritano questo. ‘Na cosa grand’ è stato proprio questo Grande Errore”.
La replica: “È il contrario. È un Pulcinella ermafrodita”
Nel mirino, l’opera “Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce. In questi giorni si sono scatenati sul web i meme e i commenti ironici sulla forma fallica dell’opera di Gaetano Pesce, il designer di fama mondiale scomparso a New York il 3 aprile scorso. L’opera, come rivelato da Fanpage.it, è costata circa 200mila euro. Il Comune ha invece spiegato il significato della scultura che “recepisce e sottolinea molti temi ricorrenti nella poetica del lavoro dell’artista (il femminile come motore del progetto, l’estetica dell’imperfetto, l’attenzione al corpo e alla sua centralità), riuscendo a metterne in rilievo anche il valore specificatamente personale e autobiografico, oltre all’indiscutibile attaccamento affettivo alla città di Napoli”.
A Fanpage.it, la curatrice dell’opera Silvana Annichiarico ha spiegato: “Una delle tematiche principali di Gaetano Pesce sarebbe proprio la “preminenza del femminile sul maschile. La veste tutta colorata e variopinta ci racconta che pulcinella ha mille identità – spiega – c’è una lettura che dice che pulcinella è anche ermafrodita, e qui c’è un pulcinella senza testa. Nella testa è concentrata tutta la parte maschile e lui gliel’ha tagliata per evidenziare la parte femminile”.
La lettera al sindaco Manfredi
Ma cosa c’è scritto nella lettera? Di seguito il testo:
Egregio Sig. Sindaco, Le scrivono alcune gentil sesso di Napoli. Non sarà sfuggita l’ondata di ironia anzi di ludibrio generale sulla installazione a firma di Gaetano Pesce, da lui denominata “Tu si ‘na cosa grande”, esposta dall’8 ottobre 2024 in Piazza Municipio, per volontà e cura del Comune di Napoli. È generale ammissione il carattere sfrontatamente fallico della struttura, eretta con tanto di sistema venoso e corpi cavernosi evidenziati dalla illuminazione, orgogliosa di sé e della sua potenza. Neanche è lontanamente evocativa del mite e saggio Pulcinella.Gli uomini stessi non ne hanno tratto molto piacere, provando persino imbarazzo nell’ essere rappresentati dal discutibile orgoglio virile nelle forme delle vecchie e tragiche storie italiche, a parte qualche spennellata correttiva di pop art.
“È simbolo di patriarcato”
Ma siamo interessate soprattutto a noi stesse. Le gentil sesso non possono accettare questo trionfo della misoginia fallocratica dopo secoli trascorsi a destrutturare potere e cultura maschiocentrica e patriarcale. Non ce ne sete la buonanima di Gaetano Pesce, che Vittorio Sgarbi nel suo ricordo del 6 aprile definiva costruttore di forme: questa forma qui è il simbolo fondativo della dittatura patriarcale e il patriarcato è la religione del fallo, del maschile e del potere costruito sulla sua sessualità. Il segno del primato del fallo, come lo definiva Freud, è la rappresentazione dei rapporti di forza tra uomo e femmina, stabilisce una ordinamento incontestabile, basata sulla forza, la sovranità, il dominio.
“Subito una consulta femminile sulla Cultura”
Quindi, una richiesta all’azienda Manfredi, con la rimozione della statua e l’istituzione di una consulta femminile sulla cultura:
Lo diciamo con le riflessioni della filosofa Adriana Cavarero: la creazione stereotipata della lealtà del maschile è la destinazione all’inclinazione del femminile. Noi non ci stiamo. Se si alimenta una cultura dominante maschile si alimenta anche la cultura della violenza.Non è di questo che abbiamo bisogno soprattutto in questi tragici tempi in cui il maschile balbetta di fronte ai femminicidi e alle barbarie della guerra.La struttura rappresenta tutto ciò senza infingimenti e la sua esposizione in una delle piazze principali della città, piazza Municipio, impone una visione inaccettabile alle gentil sesso di Napoli e a quante/i la guarderanno. È per noi un affronto al femminile. Ne chiediamo l’immediata rimozione e chiediamo anche che si costituisca una consulta comunale femminile sulle scelte culturali e sociali della città di Napoli, di fronte al materializzarsi di scelte malfatte tipicamente maschili e sessiste che comunque impongono costi per la comunità fatta di gentil sesso e di uomini.
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Pierluigi Frattasi , 2024-10-10 10:42:00 ,