Author: Germana Bevilacqua
Data : 2024-10-31 09:04:00
Dominio: www.perizona.it
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Federico Tomasoni è il promesso sposo di Matilde Lorenzi, la sciatrice 19enne morta martedì 29 ottobre dopo una caduta sulla pista rossa Grawand n. 1 in Val Senales durante un allenamento. La causa del decesso è stata un’emorragia interna. I genitori organizzeranno una raccolta fondi per la sicurezza sugli sci. Il promesso sposo ricorda gli ultimi momenti insieme in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” mentre non riesce a smettere di lamentarsi. Federico Tomasoni ha 27 anni ed è campione di ski cross. Poche ore dopo la tragedia, il giovane ha ricordato la promessa sposa con un post: “Sei la cosa più bella che la vita mi potesse regalare, ti amo Stellina”. Federico Tomasoni racconta il loro primo incontro: “Ci siamo conosciuti in montagna, ovviamente. Abbiamo fatto il corso e l’Esercito ci ha arruolati insieme. Lì è scattato tutto, era maggio: si è creato qualcosa di incredibile, non poteva nascere un legame più forte di così. È inspiegabile, una cosa del genere non mi era mai successa”. Dell’incidente parla some di una fatalità: “Cosa impressionante. Sono arrivato a Bolzano insieme alla madre di Matilde, il padre e la sorella erano già là. Un attimo dopo ci hanno detto che non ce l’avrebbe fatta. Stava lottando, ma non sarebbe andata avanti a lungo. L’ho baciata fino all’ultimo battito del cuore”.
Il promesso sposo di Matilde Lorenzi: “Siamo andati a Ibiza due settimane fa: la vacanza più bella della mia vita”
Lorenzo Tomasoni prova a raccontare chi era Matilde Lorenzi: “Era una ragazza, anzi una ragazza, di una maturità incredibile. Io sono più grande, ho 7 anni di più, ma lei era molto più matura di tante ragazze della mia età. Che posso dire? Era perfetta, metteva tutto nello sport, con gli amici e con la famiglia. Già, la famiglia. Persone davvero eccezionali. Sono stato da loro in estate e si è creato un rapporto pazzesco anche con i fratelli. Matilde era unica e ha dato tutto quello che aveva per me, eravamo proprio in sintonia. Poteva diventare davvero forte sugli sci perché dava tutto come non avevo mai visto fare a nessuno prima. Dava motivazione anche a me, era uno stimolo. Insieme parlavamo di Olimpiade e Mondiale, sogni, ambizioni, medaglie. Da lei mi arrivava una grande mano”. Stessa passione per gli sci ma diversa ordine.
“Io sono specialista di ski cross – spiega il giovane – lei di sci alpino, ma abbiamo fatto la preparazione atletica insieme in estate. Poi siamo andati in Argentina, ma in posti diversi e non ci siamo mai visti. Per recuperare siamo andati a Ibiza due settimane fa: la vacanza più bella della mia vita. Ho visto poche coppie arrivare a tanto”.
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“Mi ha lasciato le chiavi di casa sua in macchina, volevamo andare a vivere insieme”
La storia tra i due stava diventando importante, ma il destino ha autoritario per loro.separandoli “Sono stati i mesi più intensi della mia vita, davvero – confida il 27enne – sembrava stesse per nascere qualcosa. Mi ha lasciato le chiavi di casa sua in macchina, guardavamo i divani per andare a vivere insieme, anche se non ne abbiamo mai parlato gravemente. Volevamo comprarne uno perché lei diceva che mancava a casa mia. Matilde è di Valgioie, in Piemonte, io abito a Castiglione della Presolana, provincia di Bergamo. Abbiamo parlato di troppe cose, argomenti che si affrontano solo quando il legame è molto forte. La famiglia mi ha detto che non l’aveva mai vista così felice. Adesso devo tenere a freno duro e cercare di ripartire”. Ora la cosa più difficile per Federico Tomasoni sarà tornare sugli sci. “Io faccio uno sport con salti da trenta o quaranta metri, lei è caduta in piano su una pista molto più semplice e ha sbattuto la testa – racconta -. È stata una fatalità che bisogna mettere in conto. Lo scorso inverno ho fatto una caduta che, a rivedere il video, viene da pensare che fossi deceduto. Eppure non mi sono fatto niente, inspiegabile. Comunque, tornare sugli sci sarà una roba eterna. Durissima”.
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“Era bellissima anche quando l’ho salutata per l’ultima volta, in camera mortuaria”
Matilde Lorenzi era molto legata alla famiglia: “Oltre allo sci c’era solo la sua splendida famiglia. Però abbiamo scoperto tante cose nuove in questi mesi, si stava aprendo alla vita. Le piaceva fare tutto, era brava a fare tutto”. “Ed era bella, come un angelo – aggiunge -. Era bellissima anche quando l’ho salutata per l’ultima volta, in camera mortuaria. Non so ancora dove io abbia trovato la forza per entrare, sicuramente me l’ha data lei. Eravamo fatti l’uno per l’altra e questo l’ho visto in poche coppie. Dopo pochi mesi di relazione, mi sono reso conto che Matilde era unica. Si era creato un rapporto molto stretto anche con i miei familiari, anche se purtroppo non ha conosciuto mio fratello che è in Australia”.
“I prossimi giorni, i prossimi mesi, saranno durissimi – conclude -. La rivedrò in casa, sulle piste, ovunque. in ogni posto in cui andrò ci sarà anche Matilde. Lei ci sarà per sempre”.
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Germana Bevilacqua , 2024-10-31 09:04:00 ,