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Un libro per i figli
degli operai ed una tammurriata con le note di “Bella ciao” per
eccitare i lavoratori di Trasnova a continuare la battaglia fino
a quando non saranno ritirati i licenziamenti. Una domenica
dell’Immacolata particolare quella trascorsa davanti allo
stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), dai
lavoratori di Trasnova in garanzia ormai dallo scorso 2
dicembre, molti dei quali oggi hanno portato anche la moglie ed
i figli. Stabilimento che, a causa della protesta, resterà
chiuso anche domani. Pasta al forno, qualche dolcetto offerto
dai cittadini e dagli operai di Stellantis in segno di
solidarietà, e l’attesa dell’incontro di martedì al Mimit.
Un’attesa che sembra infinita. I lavoratori, nel primo
pomeriggio, sono stati raggiunti dai ragazzi dell’associazione
“Ya Basta”, che a suon di tamorra e nacchere hanno cantato
“Bella ciao”. Subito dopo Maria Carmela Polisi, della libreria
‘Mio nonno è Michelangelo’, ha raccolto i bambini, figli degli
operai licenziati e dei cittadini accorsi a dare solidarietà,
per leggere insieme qualche libro e dare un poco di serenità ai
piccoli. “Un segno del Natale”, ha detto la ragazza, che poi ha
donato i libri ai figli dei licenziati. Alcuni cittadini,
invece, hanno portato ceppi di legna da ardere per riscaldare i
lavoratori, che si apprestano a trascorrere una nuova notte ai
cancelli, rispondendo agli appelli di alcuni lavoratori. I
parroci del territorio, invece, oggi hanno lanciato un appello a
istituzioni a fare di tutto per difendere il futuro
occupazionale di questi operai, ed ai cittadini a non lasciare
soli i licenziati. “Non ci stanno lasciando soli – spiegano i
lavoratori – stiamo ricevendo tanto calore dai cittadini. Li
ringraziamo. C’è chi va e chi viene, anche tra i politici ed i
parlamentari. Ma speriamo di ricevere belle notizie martedì,
quando ci sarà l’incontro al Mimit, solo quella notizia potrebbe
farci trascorrere un Natale sereno”.
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