Libri: ‘Cor’ ‘e fierr’, storia di Alex scugnizzo napoletano – Campania

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Testo autobiografico di un autodidatta dei quartieri Spagnoli


(ANSA) – NAPOLI, 16 DIC – ” A volte anche una cattiva stella riesce a brillare”. E’ il messaggio che Alex Hunter, pseudonimo di un poeta e scrittore autodidatta nato e cresciuto ai quartieri Spagnoli di Napoli, lascia ai lettori di “Cor’ ‘e fierr’ Dai bassi napoletani alla ricerca dell’essere” il suo romanzo autobiografico, presentato per la collana Heloquence curata da Aurea Nox, in cui narra la storia di uno scugnizzo sfuggito ad un destino che a volte, per chi nasce senza famiglia in quartieri degradati, sembra essere già segnato.
    “Il mio libro – spiega Alex Hunter – è stato scritto per testimoniare la mia “guarigione” e per trasmettere a tanti giovani che, come me, hanno l’unico torto di essere nati in quartieri a rischio, un messaggio di speranza. Si tratta della storia di un’anima in cammino per conoscere se stessa e realizzare la sua missione su questa Terra “.
    Il libro si apre con la prefazione del cantautore napoletano Enzo Gragnaniello che scrive ” Il motivo per cui mi ritrovo a scrivere la prefazione di questo libro è essenzialmente legato al mio vissuto, che presenta fortissime similitudini con il contenuto biografico dell’autore Alex Hunter che io ho subito riconoscito come “nú buono guaglion'”. Alex ha avuto la stessa mia sorte. E’ nato sotto il mio stesso cielo, in un quartiere indigente della città di Napoli, dalle mille problematiche sociali e “Cor’ ‘e fierr'” e’ un incoraggiamento a non mollare mai nonostante qualsiasi avversità, anche se si è nati in un luogo ghettizzato “. (ANSA).
   

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