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(ANSA) – NAPOLI, 13 FEB – “I lavoratori non erano preparati a una transizione così immediata e consistente, passando da una prestazione basata sulle ore lavorative a uno per obiettivi.
Inoltre la mancanza di strumenti come dispositivi portatili, connessione a internet e di adeguati spazi per operare, ha comportato diverse difficoltà che hanno reso complesso l’adattamento a questa modalità, aggravato ulteriormente dalla condizione epidemiologica che ha costretto le famiglie a conciliare il lavoro con gli impegni familiari, conseguenti, ad esempio, alla chiusura delle scuole. Se da un lato il lavoro agile è apparso da subito uno strumento finalizzato prevalentemente ad affrontare una situazione d’emergenza, dall’altro ha acquisito un’importante funzione ‘equilibratrice’ tra vita privata e lavorativa, la cosiddetta ‘work life balance’ “. Così Michele Cutolo, vicepresidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori, che ha pubblicato per i tipi di Guida Editore il libro “Smart working, da esigenza emergenziale a vettore della work life balance”. Il volueme sarà presentato domani, lunedì 14 febbraio, alle 16,30, nel Circolo Canottieri Napoli. Oltre a coloro che hanno contribuito alla stesura del libro, interverranno il presidente del Circolo Canottieri Napoli, Achille Ventura, ed il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Le conclusioni sono affidate a Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità.
“A causa del drammatico avvento del Covid 19, lo smart working – rileva una nota – ha subìto una forte accelerazione che, nonostante l’iniziale impreparazione, ha reso necessaria un’evoluzione veloce e inaspettata ponendo problemi nuovi ma generando, tuttavia, nuove considerazioni sulla possibile funzione di strumento di bilanciamento tra vita privata e professionale”.
“Il volume tratta questa nuova dimensione del lavoro partendo dall’osservatorio privilegiato del Senato della Repubblica che ha convertito in legge – spiega Vincenzo Carbone, vicepresidente della Commissione Lavoro e Previdenza sociale al Senato – diversi decreti che hanno cambiato progressivamente il modo di lavorare”.
Nel libro trovano spazio diversi contributi: oltre a quello di Cutolo, Ciro Capasso, magistrato, Mariagrazia Sampietro, dirigente risorse umane Inps, Matteo Lorito, rettore dell’Università Federico II, Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, Giulio Quadri, docente di Diritto del lavoro nella Federico II, Gabriella Alemanno, presidente Cug-Agenzie delle Entrate, Vincenzo Carbone, senatore, Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Gerardo Capozza, segretario generale dell’Aci. (ANSA).
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2022-02-13 18:23:58 ,