AGI – Il Serum Institute of India, il più grande stabilimento di produzione di vaccini al mondo, che produce essenzialmente quello dell’anglosvedese AstraZeneca/Università di Oxford, ha preannunciato a Brasile, Arabia Saudita e Marocco che le prossime forniture saranno in ritardo a causa delle crescenti richieste interne. Lo riporta il Guardian, che a sua volta cita fonti sentite dall’agenzia Reuters.
Intanto in India, al terzo posto nel mondo per numero di contagiati, ormai pari a 11,6 milioni, si polemizza sull’opportunità di esportare tanti vaccini prima di aver immunizzato la propria popolazione. Nei giorni scorsi in Gran Bretagna era emerso che in aprile ci sarebbero stati ritardi nelle forniture del vaccino AstraZeneca prodotto nello stabilimento di Pune, nel Maharashtra; finora, dei 10 milioni di dosi recentemente ordinate dal Regno Unito, la metà è già stata consegnata.
Il ministero degli Esteri dell’India ha fatto sapere che il Brasile ha ricevuto dallo stabilimento SII 4 milioni di dosi, l’Arabia 3 milioni e il Marocco 7; ognuno dei tre Paesi ne aveva ordinati in tutto 20 milioni. Secondo Reuters, lo stabilimento indiano punta ad aumentare la produzione per recuperare i ritardi. Inizialmente, era previsto che Serum Institute of India avrebbe dovuto produrre solo vaccini destinati a Paesi di Asia e Africa, ma gli altri stabilimenti di produzione di AstraZeneca non sono riusciti a far fronte agli ordini e hanno spostato su SII il compito di una maggiore produzione anche per gli altri Paesi destinatari.
Finora sono stati prodotti negli stabilimenti dell’India e distribuiti circa 60 milioni di dosi a 75 Paesi, la maggior parte proprio a Pune. Quanto alla campagna vaccinale indiana, sono finora state somministrate 44 milioni di dosi.