L’intelligenza artificiale incontra Il Signore degli anelli. O meglio, incontra Gollum. Un personaggio davvero particolare, pensato come parabola di una creatura che viene avviluppata e degenerata dal male, diventando un vero e proprio mostro raccapricciante e disposto a tutto per difendere “il mio Tessssoro”, è anche uno dei personaggi più iconici e memorabili della saga di Tolkien. In qualche modo è visto da alcuni anche come una specie di antieroe tragico e incompreso, della serie #JusticeForGollum. Sta di fatto che la sua figura continua ad affascinare gli appassionati della serie di libri, e quindi anche delle trasposizioni filmiche e seriali. La sua immagine così pervasiva è anche oggetto di continue rielaborazioni e fan art, come nel caso di un esempio recente, in cui c’è di mezzo – come sempre ultimamente – anche l’intelligenza artificiale.
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L’utente di Instagram Jose Luis Rodriguez Mena ha utilizzato infatti il software generativo Midjourney, attivato dall’AI, per realizzare un ritratto che fosse ancora più fedele alla mostruosità e abiezione che Tolkien racconta nei suoi romanzi: ne emerge un Gollum ancora più terrificante, che specchia il suo volto snaturato dall’avidità in una pozza d’acqua, verosimilmente in una delle caverne oscure in cui abita. Certo, è difficile toglierci dalla testa l’immagine ormai iconica del Gollum dei film di Peter Jackson, che era animato da un attore e specialista della motion capture come Andy Serkis. Ma a dire il vero nel corso dei decenni quella non è stata l’unica rappresentazione dell’infausto personaggio: nel film animato Il Signore degli anelli di Ralph Bakshi del 1978 era raffigurato come una specie di Goblin calvo e della pelle marrone, mentre l’anno prima, sempre nel cartone tratto da Lo Hobbit, firmato da Jules Bass e Arthur Rankin Jr., era invece una specie di grande rettile, simile a una salamandra gigante.
Comparso per la prima volta nel romanzo Lo Hobbit del 1937, Gollum è già una creatura affamata e sospettosa, quando incontra per la prima volta Bilbo Baggins, ma è solo dalla seconda edizione del 1951 che si aggiungono i dettagli sulla sua corruzione da parte dell’anello, che gli ha dato vita innaturalmente longeva. Sméagol – questo il suo nome originario – era infatti uno hobbit della stirpe degli Sturoi ma perde ogni sembianza normale quando entra in possesso dell’anello, per il quale uccide anche l’amico Déagol. A differenza di tanti altri personaggi della saga connotati dalla parte del bene e del male, Gollum è sicuramente più ambiguo e complesso e, come dice anche Gandalf, ha il suo ruolo nella Storia proprio anche per questa sua natura indefinibile. Vedendo questa nuova rappresentazione con l’intelligenza artificiale, pochi dubbi vengono però lasciati sulla sua natura definitiva.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-05-22 09:30:00 ,