La vicepresidente dem Serracchiani correr anche a Torino, il ministro della Cultura Franceschini vola in Veneto. Le new entry Camusso e Forlan saranno capoliste rispettivamente in Campania e Sicilia
Bonelli a Imola, Fassino in Veneto, Speranza in Campania…
C’ chi li chiama garantiti, chi paracadutati.
Ma l’effetto sempre quello: i territori non gradiscono i candidati calati dall’alto. E cos accaduto del Pd dopo la presentazione delle liste
, con la coda di malumori verso quegli esponenti di partito che non sono espressione della comunit locale ma figure politiche scelte dalla Direzione Nazionale.
Alcuni tra i nomi contestati: Debora Serracchiani, oltre a correre nella sua regione, il Friuli Venezia-Giulia, sar capolista per Montecitorio nel collegio 1 di Torino. L’ex sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino, non correr nella sua regione, ma in Veneto, come secondo nome, nel listino proporzionale nella circoscrizione Veneto 1. A lottare in entrambe le regioni sar Beatrice Lorenzin, ex ministra della Salute, romana d’origine, che in vista del 25 settembre superer i confini veneti e piemontesi: terza in lista in Senato a Torino e capolista a Verona, Vicenza e Padova.Tra le file degli alleati, Riccardo Magi, volto romano di +Europa, si presenter nel collegio uninominale di Torino 1.
Ma di figure autorevoli che giocano fuori dimora ce ne sono tante.
Indicativo il caso Campania. La Direzione dem ha schierato l’attuale ministro per la Cultura, Dario Franceschini, ferrarese: Un orgoglio essere il capolista Pd a Napoli — ha twittato — cercher di essere la voce al Senato di questa terra straordinaria. E cos anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, potentino, sar candidato capolista nel collegio proporzionale Napoli 1. Ai due rappresentanti del governo, si aggiunge Susanna Camusso, ex segretaria della Cgil e nuova recluta del partito: sar infatti capolista nel collegio Campania 2 per il Senato.
Tre profili autorevoli destinati a una regione su cui Letta — sondaggi alla mano — nutre ancora forti aspirazioni. Ad alcuni esponenti politici autoctoni non andata gi la mossa del partito. Uno su tutti, Federico Conte, deputato napoletano di Articolo 1, che ha rifiutato di candidarsi al secondo posto della lista plurinominale del Senato della circoscrizione Campania 2: Mi ha colpito la scelta di trasformare la Campania in un’area di atterraggio per candidature prestigiose di altre realt — ha scritto su Facebook — evidentemente si ritiene che la classe dirigente espressione del sistema di potere locale non sia all’altezza di esprimersi a livello nazionale e, nel contempo, si impedisce che ne emerga una nuova.
I candidati della Direzione costellano le liste del Pd anche in altre zone d’Italia. L’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, comparir nel collegio proporzionale 2 in Toscana per Montecitorio: lei, nata a Macerata e cresciuta a Jesi. Nel capoluogo emiliano, invece, il terzo collegio — quello di Bologna-Imola — stato affidato al co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, romano. Per il segretario salernitano del Partito socialista italiano, Enzo Maraio, stato riservato il secondo posto nel listino proporzionale nel collegio Roma-Ciampino-Fiumicino. Come Camusso, anche la sindacalista genovese Annamaria Furlan, new entry dei democratici, respirer un’aria diversa da quella di dimora: sar capolista per il Senato in Sicilia.
17 agosto 2022 (modifica il 17 agosto 2022 | 19:27)
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Ivano Lettere , 2022-08-17 16:18:54 ,