Author: Lorenzo Nicolao
Data : 2023-01-23 09:08:29
Dominio: www.corriere.it
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La comica aveva commentato la vicenda di Rovigo: «Se l’insegnante è empatica non si fa sparare in classe». Dura risposta del leader leghista: «Meglio il silenzio». Il ministro Valditara: «Errore dei ragazzi senza se e senza ma»
«Il silenzio è d’oro, come si fa a dire una cosa del genere?» Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini non usa mezzi termini per rispondere a Luciana Littizzetto, dopo che la comica torinese aveva commentato il caso della prof di Rovigo, per il quale gli studenti qualche giorno fa si erano anche scusati. Circa tre mesi fa l’insegnante era stata colpita in classe con i pallini di una pistola ad aria compressa.
Littizzetto, che in passato ha lavorato anche come insegnante di musica e lettere, aveva commentato in diretta su Radio Deejay la vicenda dell’Istituto tecnico Viola Marchesini, condannando il gesto come «assurdo e violento» ma specificando che la gestione della classe della professoressa Maria Cristina Finatti non sia stata sempre impeccabile. «Ho insegnato per nove anni – ha detto la comica – ma nessuno mi ha mai sparato, anche se alcune classi erano parecchio turbolente. Tiravano i gessetti, ma non ho mai denunciato. Se non si è capaci di gestire classi complicate è meglio cambiare mestiere. Non esistono classi ingovernabili, occorre creare empatia con i ragazzi».
Come si può solo pensare di dire una cosa del genere?
A volte il silenzio è d?oro. pic.twitter.com/ipaUiUkG87— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 22, 2023
Parole alle quali Salvini ha replicato duramente dai suoi profili social. «Se il professore non è empatico allora gli si spara in classe?» E ancora: «Come si può pensare di dire una cosa del genere? A volte il silenzio è d’oro, avrebbe fatto meglio a tacere». Gli fanno eco le parole di un altro ministro del Governo Meloni, Giuseppe Valditara, che rappresenta proprio il ministero dell’Istruzione. «Se uno studente spara a un docente sbaglia senza se e senza ma, non c’è spazio per ulteriori spiegazioni». La docente aveva denunciato il fatto con queste motivazioni: «Li denuncio tutti per difendere la mia dignità e quella dei miei colleghi, ma soprattutto perché è stato oltrepassato un confine. Spero non succeda più a nessuno. Il nostro mestiere non può diventare pericoloso e in questo i genitori dovrebbero essere nostri alleati, invece sono di solito totalmente schierati con i figli».
Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci sono ma. Educhiamo al rispetto sempre e comunque.https://t.co/hqMPs4VhmH
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) January 22, 2023
23 gennaio 2023 (modifica il 23 gennaio 2023 | 10:44)
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