Il retro del telefono è stato sviluppato con un rivestimento in tessuto molto confortevole al tatto, morbido e lavabile. Il concept phone di Motorola si caratterizza inoltre per un utilizzo innovativo dell’intelligenza artificiale. Per rendere il telefono estremamente personalizzabile è infatti possibile scattare una immagine di un elemento grafico o del nostro abbigliamento, e ottenere una serie di immagini generate dall’AI che possono essere utilizzate come sfondo del dispositivo.
In un prossimo futuro, Moto AI, la piattaforma di intelligenza artificiale che utilizzeranno i telefoni di Motorola, permetterà di avere un’assistente digitale basata principalmente sulle nostre personali informazioni, elaborando i dati direttamente sul dispositivo invece che nel cloud. Un cambio di paradigma molto interessante che permetterà non solo di tutelare la meglio i nostri dati personali conservati nel telefono, ma anche di avere un’intelligenza artificiale su misura e capace di imparare sulla base delle informazioni selezionate da noi.
L’AI generativa aiuterà anche a creare contenuti ad hoc da utilizzare per i nostri documenti o per i social, e consentirà di catturare documenti come ricevute o fogli con pieghe ed ombre trasformandole in file perfettamente leggibili (funzionalità Doc Scanner). L’intelligenza artificiale interverrà persino oscurando i dati sensibili o personali che non vogliamo condividere con gli altri.
“Questo concept phone è al momento in una fase ancora del tutto primordiale, un esercizio che ci porta ad esplorare ulteriormente le possibilità offerte dalla tecnologia e il cui obiettivo non è necessariamente la realizzazione di un prodotto di massa”, ci dice Luca Rossi Executive Vice President e President Intelligence Device Group di Lenovo. L’idea sembra comunque promettente e offre un ulteriore modo di concepire i telefoni pieghevoli, lasciando intuire nuovi possibili scenari futuri per questo tipo di prodotti.
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di Mark Perna www.wired.it 2023-10-25 08:15:23 ,