Con Letizia Moratti in corsa per il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda (e la sua lista civica LM) le regionali in Lombardia diventano una corsa a tre. Oltre al governatore uscente, il leghista Attilio Fontana (nella cui giunta la Moratti è stata fino al 2 novembre assessore al Welfare e vicepresidente), ci sarà il candidato del Pd che però non ha ancora un nome: potrebbe essere Carlo Cottarelli ma il partito guidato da Enrico Letta non esclude di ricorrere a primarie. Quello che appare certo è che i democratici non appoggeranno l’ex presidente Rai e ministro dell’Istruzione e dell’Università nel governo Berlusconi.
Moratti e l’appello al Pd
Il giorno dopo l’annuncio della sua candidatura Moratti spiega, in un’intervista a Repubblica, le regioni della scelta: «Il centrodestra non c’è più. Lo si è visto anche con i primi provvedimenti del governo. Questa è una destra che, a furia di alzare muri, ci chiude tutti in un recinto». Poi l’appello esteso anche al Pd: «Ci vuole un approccio nuovo, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo. Mi rivolgo anche al Partito democratico e a tutte le altre forze politiche che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento. Ci vuole un approccio nuovo, più laico, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo».
Per il Pd ipotesi Cottarelli
Il Pd fa muro: «Moratti ha avuto un percorso politico e pubblico tutto interno al centrodestra, non può essere la nostra candidata» ha affermato il segretario dem lombardo Vinicio Peluffo. La contrarietà vale anche per un eventuale ticket con l’economista Carlo Cottarelli, ipotesi rilanciata da Calenda. Avanza invece l’ipotesi che il candidato possa essere proprio l’economista eletto nelle liste del Pd. Per i democratici resta in piedi la soluzione – sempre osteggiata dal Terzo polo – di primarie di coalizione. Che a questo punto però sarebbe dall’auspicato “campo largo” e ristretta a Sinistra italiana, Verdi e +Europa (lo schema visto alle politiche). Ne risulterebbe escluso anche il M5s (su indicazione dai sindaci del centrosinistra che governano in Lombardia).
Il centrodestra avanti con Fontana
La Lega intanto ha salutato l’ex ministra «che va a sinistra dopo vent’anni con il centrodestra» senza «uno straccio di coerenza» e la coalizione si compatta attorno al governatore Attilio Fontana che in un’intervista al Giornale ha definito ormai «superfluo» il dover ottenere un’investitura ufficiale dai partiti. «Attilio Fontana sarà il candidato del centrodestra» ha confermato la coordinatrice lombarda e presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli.