Il bombardamento dell’ospedale di Gaza, dove si registrano centinaia di morti, infiamma il mondo arabo. Martedì sera ci sono state alcune manifestazioni spontanee partite in diverse città di almeno tre Paesi in seguito alle notizie della strage consumatasi all’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza, struttura in cui si erano rifugiate molte famiglie. Hamas ha accusato del raid Israele, mentre l’esercito di Tel Aviv ha respinto le accuse attribuendo la responsabilità alla Jihad islamica.
Una strage che è destinata a inasprire ulteriormente il clima, come dimostrano le proteste e gli scontri verificatisi in diversi Stati. A Istanbul sono state migliaia le persone che hanno manifestato davanti al consolato di Israele dopo che hanno iniziato a diffondersi le notizie del raid. Una manifestazione già programmata si è svolta anche a Teheran.
Tensioni si sono registrate anche a Tunisi tra manifestanti pro Palestina e polizia. I dimostranti hanno tentato di marciare verso la sede dell’ambasciata di Francia ma sono stati bloccati. Centinaia di persone hanno cercato di fare irruzione nell’ambasciata israeliana ad Amman, capitale della Giordania, per protestare contro l’esplosione nell’ospedale. Diversi video su Twitter mostrano una folla inferocita che circonda l’edificio e cerca di farvi irruzione.
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“Bombardare Gaza non è la soluzione”. L’editoriale su Haaretz della giornalista superstite del massacro al kibbutz di Kfar Aza
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di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2023-10-17 20:46:34 ,