La parabola di un resiliente che non si lascia abbattere dai drammi multipli della vita, ma cerca di reagire con speranza, facendo leva sulla forza della disperazione. È Lubo, il nuovo film di Giorgio Diritti liberamente ispirato al romanzo Il seminatore di Mario Cavatore (Einaudi). Racconta la storia di un artista di strada Jenisch nella Svizzera degli anni Trenta, bruscamente costretto ad arruolarsi seduta stante. Poco dopo i suoi figli verranno dispersi, portati via in quanto nomadi secondo il programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada che finiva per deportarli affidandoli a istituti o altre famiglie. È su questa violenza senza pari che il film si concentra, e sull’ostinazione cieca e piena di pathos di un padre a cercarli, ovunque e comunque.
Ogni mezzo per lui giustifica il fine, anche il più deprecabile: Franz Rogowski è bravissimo a dare uno spessore umano ad un personaggio che compie azioni anche ingiustificabili, pur di raggiungere il suo obiettivo e riuscire nella mission impossible di ritrovare i propri figli. Comunica empatia da ogni sguardo e gesto, impossibile non tifare per lui. Tra gli incontri che fa, reinventandosi da zero una vita e un’identità, c’è quello con una cameriera italiana interpretata da Valentina Bellè, un rifugio di dolcezza e protezione in cui può riuscire di nuovo ad essere se stesso, dopo tante finzioni, e forse trovare la forza di risentirsi padre. La giustizia intanto fa il suo corso, dopo gli orrori della guerra Lubo sperimenterà il carcere e il difficile reinserimento in una società xenofoba che ha la costante di rimanere cinicamente uguale a se stessa, pur nel mutare degli anni. Lubo, al contrario, cambia di continuo, adattandosi alle più aspre circostanze: riesce a cambiare lingua, ambiente, contesto sociale, mestiere, a infiltrarsi in archivi inaccessibili, a trovare il modo di scartabellare documenti e farsi amicizie potenti. Ma basta una fisarmonica a riportarlo indietro nel tempo, e fargli ricordare tutto quello che ha passato.
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di Claudia Catalli www.wired.it 2023-09-08 11:30:00 ,