Se si apre ebay e si cerca “Lucca Comics & Games 2024” saltano fuori biglietti per i firmacopie e gli incontri con gli autori, posti per il maxi-concerto del 31 ottobre, e addirittura ‘preordini’ per le cover variant e le esclusive a fumetti che si troveranno in fiera, il tutto venduto a caro prezzo da utenti privati. Gli affari proposti vanno dai 15-30 euro in su, per eventi che sarebbero gratuiti ma che, per ovvie ragioni, prevedono un numero di posti limitati, raggiungendo picchi superiori ai 100 euro per gli eventi più ambiti.
intanto che, i fan che si sono affidati all’app ufficiale, che inizialmente era l’unico canale per prenotare incontri ed altre attività per poi essere affiancata da Eventbrite, hanno avuto a che fare con un’esperienza da incubo, degna dei giorni di Halloween.
I problemi riscontrati da molti utenti sono quelli tipici degli eventi in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta di posti disponibili, esasperati però da una parte tech non all’altezza della situazione. Quindi, nell’ordine: eventi insta-esauriti, con disponibilità di biglietti vaporizzate nel giro di 1-3 minuti dall’avviamento dei “click day” (le date e gli orari in cui si aprono le prenotazioni); prenotazioni bloccate in un loop infinito di rimandi tra l’app ed Eventbrite; crash improvvisi dell’applicazione; e persino dettagli minori ma irritanti come il malfunzionamento della lettura del barcode dei biglietti (necessario per procedere alle prenotazioni) con la conseguente necessità di inserire il codice a mano.
Il risultato è che molti utenti si sono lanciati nel sistema accaparrandosi quel che potevano, e oggi su Telegram, Facebook e altri marketplace e social network abbondano le proposte di scambio (per i più onesti) o compravendita (da parte di chi specula) delle prenotazioni.
L’intervento di Lucca Comics & Games
Per quanto riguarda il fenomeno del bagarinaggio, l’organizzazione di Lucca Comics & Games è intervenuta rivolgendosi direttamente alla community, chiedendo di “segnalare insieme a noi, direttamente a eBay e a tutte le piattaforme coinvolte nella vendita tra privati, tutti gli utenti che si sono impossessati di prenotazioni (talvolta in numero sconsiderato per un singolo fruitore) e che hanno determinato di approfittarsene, lucrando a danno di altri e limitando le disponibilità di posti”.
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di Andrea Curiat www.wired.it 2024-10-29 14:59:00 ,