Lucca Comics & Games, gli artisti che non andranno al

Lucca Comics & Games, gli artisti che non andranno al

Lucca Comics & Games, gli artisti che non andranno al


Il patrocinio dell’ambasciata italiana di Israele a Lucca Comics & Games è diventata un caso per la più importante manifestazione italiana e tra le principali a livello internazionale dedicata a fumetti, videogiochi e cultura pop. Da alcuni giorni diversi artisti e organizzazioni stanno rinunciando a partecipare al festival. A cominciare da Zerocalcare, che ha dato il la alla catena di forfait, che annovera anche quelli di Fumettibrutti e Giancane.

È bene precisare che il patrocinio da parte dell’ambasciata risale a molto tempo primo dello scoppio delle ostilità in Medio Oriente ed è legato alla realizzazione del manifesto ufficiale dell’evento da parte di due artisti israeliani di fama mondiale, Asaf e Tomer Hanuka, ai quali Lucca ha dedicato anche una mostra.

La situazione:

  1. Le ragioni del no
  2. Le altre disdette
  3. Chi ha confermato con un sostegno a Gaza

Le ragioni del no

Il primo a dare la disdetta è stato il nome più pesante e influente della scena fumettistica italiana: Michele Rech, in arte, Zerocalcare. “Senza troppi giri di parole: purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”, ha scritto l’artista su Facebook. E ha aggiunto: “A Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo e mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco – il minimo davvero – che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire”.

“Da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori, Asaf e Tomer Hanuka”, due artisti israeliani autori del poster del Lucca Comics 2023, “che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese”, ha concluso Zerocalcare.

Le altre disdette

Ha rinunciato allo stesso modo anche Josephine Jole Signorelli, in arte Fumettibrutti. Anche lei, come Zerocalcare, ha annunciato la sua decisione sui social. “Mi spiace scrivervi che non sarò presente durante i giorni di fiera a Lucca, e il motivo è proprio il patrocinio dell’ambasciata di Israele – si legge su Instagram -. Non dovrei dare alcuna spiegazione al riguardo, ma voglio comunque scrivere una parola di cui parlava sempre anche Murgia, che è intersezionalità. Significa preoccuparsi per tutte le lotte contro l’oppressione, dei corpi e dei popoli, non solo di quelle che ci fanno comodo. Il femminismo è la chiave di lettura del mondo che mi rende libera ogni giorno, e non si tratta di un dovere per me, è l’essenza stessa della vita”.





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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-10-30 13:08:16 ,

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