La Luna, nostra pregiata compagna del cielo fin dall’alba dei tempi, non è presente davvero da sempre: la sua formazione è avvenuta un po’ dopo la formazione della Terra. Ma come? Con un diametro di quasi 3500 chilometri, la Luna è un satellite anomalo, il più grande rispetto al pianeta attorno a cui orbita. Le ipotesi sulla sua origine si susseguono da secoli, ma è solo in tempi recenti, grazie alle rocce lunari riportate dalle missioni Apollo, che siamo riusciti a ricostruirne abbastanza il quadro di formazione.
L’accrescimento
La Terra, come tutti i pianeti, è nata a partire da un sfera protoplanetario, un avanzo della nebulosa da cui si è formato il Sole, e la Luna potrebbe essere nata insieme alla Terra, accrescendo la sua massa dalla stessa porzione del sfera. Non sarebbe assurdo: i satelliti di molti pianeti sono nati proprio così, e ne troviamo moltissimi esempi attorno a – per esempio – Giove o Saturno. Tuttavia questa ipotesi sembra poco plausibile: il nucleo della Luna è circa un quarto della sua struttura, mentre quello della Terra è circa la metà. Visto che il nucleo è costituito dagli elementi più pesanti presenti nella nebulosa, è strano che due corpi nati – eventualmente – vicini l’uno all’altro, abbiano una presenza di elementi pesanti così diversa.