The Dark Side of the Moon, l’album dei Pink Floyd, è concausa di un fraintendimento astronomico. Non c’è infatti alcun lato Dark, oscuro, della Luna, non più di quanto non ci sia per la Terra. La Luna fiera sempre (più o meno, ci arriviamo tra poco) la stessa faccia verso la Terra, e il perché di questo viene spesso addotto a una sbrigativa uguaglianza tra il tempo di rotazione e quello di rivoluzione del nostro satellite. La rotazione sincrona c’è, è vero che la Luna orbita attorno alla Terra nello stesso tempo che impiega a ruotare su sé stessa. Ma è interessante capire come si sia arrivati a questo risultato.
Le maree
Tutto inizia con le maree. La legge di Newton descrive la gravità di due corpi orbitanti uno attorno all’altro considerando che entrambi siano dei punti, ossia con la massa tutta concentrata al loro centro. Ma senza soverchiamente stupore, i corpi reali non sono punti; sono sfere bitorzolute, con una massa disomogenea, rigonfie all’equatore e schiacciate ai poli. Quando un corpo orbita attorno all’altro, l’attrazione gravitazionale reciproca non è perciò uguale in tutti i punti ma è più forte dove i due corpi sono più vicini. Ossia dal lato della Terra da cui si vede la Luna in quel momento la gravità della Luna attira con maggiore forza rispetto al lato opposto della Terra. Questo semplice fatto innesca le maree: quando la Luna è da una parte della terra attrae verso di sé di più la massa d’acqua rispetto al lato opposto e quindi il livello del mare sale e c’è l’alta marea. Dal lato opposto della Terra non c’è però la bassa marea, per una semplice ragione. La Luna non attira di più solo l’acqua, ma anche la roccia, e perciò tutta la Terra si deforma nella sua direzione, mentre il lato opposto esperisce una minore gravità e viene perciò attratta meno. Come conseguenza, ci sono due rigonfiamenti in ogni momento: uno vicino alla Luna, uno al lato opposto, mentre sul resto del pianeta c’è la bassa marea. Per questo ogni giorno in ogni luogo ci sono due basse maree e due alte maree.
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di Luca Nardi www.wired.it 2024-11-08 05:30:00 ,