BOLOGNA – “Ciao, sono Saman, ho bisogno del tuo aiuto. Ma non dire niente a mio padre”. È il 9 novembre del 2020 e da tempo Saman Abbas è una ragazza in fuga. Scrive di nascosto all’assistente sociale che da qualche giorno segue il caso della famiglia pakistana che viveva a Novellara: “Posso incontrarti? Voglio dirti qualcosa.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-01 13:23:24 ,bologna.repubblica.it