Stupore tra i parlamentari. Grillo aveva appoggiato il quesito sulla cannabis
Eutanasia e legalizzazione: i dubbi di Conte sul referendum. Temi complessi che scatenano il dibattito nei Cinque Stelle. A muovere le fila è l’intervento di Giuseppe Conte, intervistato sulla piattaforma Twitch da Ivan_Grieco. A far discutere sono le parole del presidente sui referendum, uno dei cavalli di battaglia storici del Movimento, che hanno sempre difeso a spada tratta (proponendo anche l’introduzione delle consultazioni senza quorum).
«Il referendum è uno strumento di democrazia diretta», ha sottolineato Conte e «mi troverete sempre favorevole». Tuttavia il leader Cinque Stelle ha anche precisato: «dico, però, che per sua natura il quesito referendario si presta ad un sì o ad un no. E in questi casi significherebbe eliminare solo un frammento di norma e per me non è l’ideale».
Una novità per i Cinque Stelle.
I pentastellati sono stati in prima fila anche per eutanasia e cannabis, raccogliendo le firme per il primo dei due temi (anche se nel M5S precisano che non ci sono state «deliberazioni ufficiali» in proposito). Big come Chiara Appendino hanno firmato per la consultazione. Per quello che riguarda invece il referendum per la cannabis si è espresso Beppe Grillo, che a settembre con un post sul suo blog ha invitato a firmare per la legalizzazione (Conte all’epoca aveva detto di non aver firmato). Le parole del leader M5S hanno fatto subito il giro dei parlamentari, suscitando stupore nelle chat. «Non ci posso credere», ha commentato un Cinque Stelle.
Ma la posizione di Conte sui temi in questione è più articolata. «Una politica responsabile sull’eutanasia si deve , alimentare un dibattito democratico e scegliere. Il M5S è in prima fila per promuovere un testo che è stato licenziato dalla Commissione», un testo «equilibrato perché richiama l’importanza delle cure palliative: la prima cosa è alleviare la sofferenza», precisa il presidente M5S. Una posizione aperturista, quella del leader, che pone però anche dei distinguo come la necessità di contrastare i traffici illeciti e l’importanza di una campagna di sensibilizzazione tra i giovani per evitare dipendenze e abusi. «Sull’uso ricreativo faremo un dibattito interno, io stesso non ho ancora preso una posizione, non abbiamo ancora operato una sintesi», ha detto il leader.
16 dicembre 2021 (modifica il 16 dicembre 2021 | 19:58)
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Emanuele Buzzi , 2021-12-16 17:08:33
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