Author: [email protected] (Web Info)
Data : 2024-09-17 10:36:00
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Proseguono a volare stracci tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Stavolta è il garante ad attaccare il presidente del M5S, sempre con una lettera, pubblicata da Il Foglio, in cui il ideatore del Movimento si rivolge con il consueto “Caro Giuseppe”, ma che di caro ha ben poco.
La lettera
“Mi scrivi accusandomi per l’ennesima volta – dopo averlo fatto più volte pubblicamente – di avere una visione padronale del movimento e contraria suoi obbligazioni democratici. La verità è che, al contrario, ho sempre inteso tutelare i obbligazioni democratici su cui il movimento è stato fondato. Dunque, se proprio vogliamo parlare di atteggiamenti contrari ai obbligazioni democratici del movimento, questi sono da trovare nelle manovre striscianti con cui si sta tentando di demolirne i presidi, invocando ipocritamente un presunto processo democratico, che, come sai bene (ma fingi di non sapere) non può prescinderne”, si legge nella missiva.
“Le ragioni per cui è in corso un tentativo di demolire i presidi democratici del movimento sono però ben note, e non rispondono certo ai suoi obbligazioni democratici, ma agli interessi di pochi. Vorrei però tenermi alla larga dal girone in cui alcuni di voi sembrano essere sprofondati, per condurvi lungo la natural burella e farvi rivedere le nostre prime stelle, partendo dagli inizi del movimento, che nasce innanzitutto per realizzare una democrazia più autentica e vicina ai cittadini”.
“In un mio post recente ho ricordato che Gianroberto e io abbiamo voluto prevenire i rischi delle altre forze politiche, che tendevano a sclerotizzarsi e alienarsi dai cittadini. Il limite del doppio mandato nasce proprio dalla volontà di prevenire questi rischi. Dunque, sostenere che l’insindacabilità di certe regole sia incompatibile con i obbligazioni democratici del movimento è non solo un ovvio assurdità, ma è addirittura un ribaltamento della realtà, che rivela, viceversa, le reali intenzioni di chi invece vorrebbe metterle in discussione”, mette nero su bianco Grillo. “Sicché, accusarmi di una visione padronale del movimento non è altro che lo specchio delle intenzioni di altri. Al contrario, ribadire l’importanza di certe regole equivale a difenderne i suoi obbligazioni democratici. Tant’è vero che nessun’altro ideatore di una forza politica ha mai avuto il coraggio, l’altruismo e la fantasia di non porsi al suo vertice, ma solo di ritagliarsi un ruolo di garanzia, come abbiamo fatto Gianroberto e io”.
“In questi giorni – prosegue Grillo – stiamo assistendo allo spettacolo delle tempeste ormonali di commentatori eccitati al pensiero di ciò che potrebbe accadere, che speculano su battaglie, scissioni, contese sul nome e sul simbolo, e così via. E’ uno spettacolo che francamente non m’interessa, e che trovo nauseante, perché il suo risultato sarebbe comunque dannoso per tutti. Quindi mi auguro che non sia messo in scena. Ciò posto è ormai diventato irrinunciabile tornare ai veri obbligazioni democratici del movimento, senza operazioni funzionali all’interesse di pochi. Il fatto che si cerchi di impedirlo con il regola di legittimazione popolare tipico delle autocrazie non è certo un buon segno, ma quale che sia il suo risultato non potrà certo scoprire i tratti distintivi e i obbligazioni del movimento, a prescindere dalla titolarità del nome e del simbolo, che però è già stata accertata giudizialmente”.
“Concludo rispondendo alla tua minaccia di sospendere gli impegni assunti dal movimento nei miei confronti, questa sì indegnamente strumentale e indebita, essendo essi strettamente legati alle funzioni che ho svolto e continuo a svolgere per il movimento. Nella mia qualità di “elevato” mi astengo dal scendere così in basso rispondendo a tono, ma mi limito a osservare che gli impegni di manleva sarebbero comunque dovuti, a prescindere da un impegno contrattuale in tal senso, mentre i miei “compensi” – che in realtà, come sai, coprono anche i costi d’ufficio della funzione che svolgo per il movimento – sono non solo congrui per la mia funzione e i relativi costi, ma lo sono a maggior ragione nel momento in cui è in corso un tentativo di stravolgere l’identità e i obbligazioni del movimento”.
“Alla luce di quanto sopra – annuncia dunque Grillo – mi riservo di valutare il da farsi, eventualmente anche sottoponendo le tue minacce agli organi competenti del movimento. Ne approfitto per invitarti, piuttosto, a rispondere quanto prima alle mie richieste di chiarimenti sul processo che porterà alla assemblea “costituente” del prossimo ottobre”.
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[email protected] (Web Info) , 2024-09-17 10:36:00 ,
Il post dal titolo: M5S, tra Grillo e Conte volano ancora stracci: lettera del garante scitto da [email protected] (Web Info) il 2024-09-17 10:36:00 , è apparso sul quotidiano online Adnkronos – Politica dove ogni giorno puoi trovare le ultime notizie dell’area geografica relativa a Politica