“Abbiamo subito aggressioni fisiche da persone che credevano nella Madonnina. È in corso un attacco demoniaco contro di noi”. La veggente Gisella Cardia e suo marito Gianni non sono fuggiti da Trevignano. Ma si sarebbero riparati in un posto protetto per difendere la propria incolumità fisica. “È stata creata una situazione di odio e di incitamento all’odio attraverso la diffusione di menzogne – racconta Gianni Cardia, il marito della veggente – siamo stati aggrediti e io sto facendo denunce su denunce.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-04-12 00:39:34 ,roma.repubblica.it